La vita è piena di ostacoli. Il più delle volte siamo noi a vederli quando in realtà non ce ne
sono; e questo perché la realtà dipende da come la interpretiamo. Certo è anche vero che
esistono fatti univocamente oggettivi: la perdita di una persona cara è sempre un gran
dolore, se l'abbiamo amata tanto. Eppure, anche in questo caso, superare il dolore o no
dipende molto dalle proprie capacità di saper far fronte alle difficoltà o alle nostre capacità
di trovare una soluzione che possa farci soffrire di meno.
In tutto questo vi è la necessità di trovare un equilibrio tra wuel che siamo disposti a
tollerare e quello che non potremmo mai tollerare. E la linea di confinen tra questi due
estremi è sempre mobile: nella nostra vita mai siamo sempre gli stessi!
C'è sempre un momento in cui siamo costretti, o siamo disposti a rivalutare le cose da una
prospettiva diversa. E il punto di equilibrio cambia, diventa più o meno utile al
raggiungimento di una certa serenità a seconda di come viene reinterpretato un fatto e
a seconda di quel che viene appreso dall'esperienza.
Perciò equilibrio è la capacità di adattarsi. Ma questo non significa scendere a patti col
mondo rinunciando a qualcosa di sé. No, significa vedere le cose in modo diverso, proprio
per evitare di rinunciare a qualcosa di noi a cui siamo affezionati. Nel momento in cui saremo
pronti, quello a cui saremo affezionati sparirà da sé perché aremo visto il mondo da una
prospettiva nuova.
Questo significa che se vedo le cose da una prospettiva diversa potrò vedere anche me stesso
in maniera diversa e così rinunciare con più facilità a qualcosa che non mi fa crescere e che
mi fa stare male.
Equilibrio è quello squilibrio. Nel momento in cui saremo disposti a squilibrare le vecchie
certezze saremo pronti per trovare un nuovo equilibrio. Questo significa che la vita è
mutevolezza, che ciò che è rigido non è equilibrio ma è solo stasi; e tutto ciò che è stasi è
morte.
Nessun essere vivente al mondo sarebbe capace di sopravvivere se non si adeguasse, se non si
adattasse, se non riorganizzasse le proprie esperienze in funzione di nuovi dati acquisiti.
Equilibrio è saper usare i nuovi dati senza che essi vengano filtrati dalle esperienze acquisite.
Equilibrio è dinamismo, è ristrutturare continuamente il proprio campo percettivo, è
mobilità, è una perenne danza...
Le persone che hanno perso l'equilibrio sono quelle che non cambiano; quelle rigide, quelle
che non si mettono in discussione, che non si mettono nei panni degli altri, quelli che credono
di aver trovato la verità e che essa sia immutabile... L'equilibrio è mettersi in discussione, è
cambiare, esser sé stessi nel tentativo di esser molto di più...
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Buongiorno dott. Al Rami Galeota,
ieri sul Suo blog ho firmato il mio post come (...) che in effetti è compreso tra i miei
nomi, che per l'esattezza sono (...) Pacere e grazie in anticipo. Mi affretto a scrivere
per farLe una richiesta, come concordato ieri, posto che intendo che Lei sia una
persona di cultura, che sa amare e vivere in modo lineare questa affascinante astrologia,
in tal modo ancor più ricca di religiosità. Sono nata a (...) e, come anticipato ieri, chiedo di
conoscere che cosa indica il mio
tema natale in merito allo spazio che può esserci per l'unione amorosa che funzioni e mi
soddisfi. È vero che l'astrologia si muove solo su un piano astratto e
potenziale, ma ugualmente mi piace chiedere, anche per interesse culturale, se
nelle coincidenze delle stelle della mia nascita ricorrono elementi che danno
maggiore probabilità e quindi qualche maggiore concretezza allo scenario prospettato.
Non so se Lei si occupi di astrologia solo a titolo di hobby, cioè che sia un altro il lavoro
che svolge oppure, diversamente, se si tratti di occupazione lavorativa a tutti gli effetti.
In tal caso chiedo di conoscere se occorre farmi carico di oneri per tale mia richiesta.
Adesso invio i miei migliori saluti, grazie e buona domenica.
(...)
Gentile L., la ringrazio per la fiducia accordatami.
Veniamo a noi. La sua condizione sentimentale è penalizzata dal solito aspetto di
congiunzione tra Venere e Saturno, fattore astrologico assai ricorrente nel mio database
di casi astrologici. Questo aspetto astrologico mostra una sorta di condizione a cricolo
vizioso in cui ogni volta che lei si innamora, dall'altra parte non c'è la stessa intenzione;
e viceversa, ogni volta che qualcuno si innamora di lei, non è convinta fino in fondo. La
cosa è assai pensante per un'ascendente Cancro con Luna in I Casa che vorrebbe una
famiglia, dei figli, un compagno fisso. Ma dall'altro lato abbiamo il Sole in X Casa che è un
fattore astrologico legato alla necessità di indipendenza. Qui vi è perfezionismo, e forse
lei pretende questo anche nelle questioni di cuore. Avere il Sole in X Casa significa voler
essere emancipate, libere, realizzate, senza costrizioni né vincoli; quindi a livello profondo
potrebbe essere l'ostacolo alla sua realizzazione sentimentale: chissà, l'amore potrebbe,
infondo infondo, esser visto come una minaccia alla sua autonomia. Se lei riduce la sua
ansia da prestazione, la sua predisposizione al perfezionismo, se riduce la sua voglia di
dimostrare al mondo di esser capace di autonomia, forse può riuscire meglio ad accettare
la necessità di dipendere da qualcuno. Altrimenti qui abbiamo un chiaro conflitto che va a
ledere la sfera dei rapporti. Sono convinto che tra qualche anno, quando Urano sarà in
congiunzione alla sua Venere radix, qualcosa potrebbe cambiare in meglio, per esempio
sbloccare un certo modo di pensare l'amore in funzione di un nuovo punto di vista, diverso
dal precedente, ma sicuramente più costruttivo.
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Carissimo, sono nata a (...)
circa. Da sempre il mio cruccio è la vita di coppia: inesistente
(saturno è in settima e quadrato a venere), ma ultimamente neanche il
lavoro va bene. Che mi dici? Mi devo rassegnare all'idea di stare da
sola? Vedi qualche cambiamento di lavoro, a partire dal mese di luglio?
Un abbraccio
P.S. non essere troppo cattivo.
Ecco un altro caso che va ad arricchira la mia lista di Veneri in aspetto dissonante a Saturno. Qui si aggiunge pure Saturno in VII e non so fino a che punto la cosa possa esserti di aiuto. Tuttavia in VII Casa abbiamo anche Luna e Plutone in buon aspetto a Venere: la cosa mi sembra possa essere ottima per dei recuperi, per poterricominciare dopo ogni sconfitta. In questo caso la parola d'ordine è caos, angoscia, paura, confusione. Nettuno è in congiuzione a Venere e se da una parte conferisce romanticismo, dall'altra è la quint'essenza dell'abbaglio, del dubbio. Anche in questo caso l'autonomia sembra essere importante ma in più vi è un sano opportunismo, una buona capacità di saperti reinventare ogni volta grazie alla presenza di Sole e Marte in 11^ Casa. Il suo caso è questo: rischi di eccessi di ogni tipo, sopratutto per questioni sentimentali, a causa di Giove in 5^ opposto alla congiunzione Sole-Marte. Qui vedo veramente un'atteggiamento esagerato, inflazionistico, poco realistico per la gestione dei rapporti. E sono buono. Lei mi chiede del lavoro; ma dal suo grafico io noto, invece, novità sotto il versante dell'amore. Infatti abbiamo Giove e Luna in 5^, Plutone e Mercurio in VII^ nonché un Sole in 8^ che mi parla di un risveglio sessuale. Relativamente alle questioni lavorative, invece, la vedo più difficile: Saturno in 6^ mi parla di rinuncia o di un lavoro troppo faticoso e deludente; Nettuno in X ci parla di illusioni relative alla tua condizione profesisonale-sociale; l'ascendente di rivoluzione in IV mi parla più di un anno vissuto a casa che non in giro. Quindi credo proprio che si fidanzerà, e se non ci riesce, allora vuol dire che lei non vuole fidanzarsi. Sia ben chiaro che non mi aspetto l'amore della sua vita. Ma qualcosa sì.