28 settembre 2018

Fatevi i fattacci vostri


Diciamolo chiaramente: ogni astrologo e ogni astrologa cercano di venire incontro ai bisogni del consultante. C'è chi ha più empatia di altri, chi meno, chi cerca di svilupparla col tempo, c'è chi l'ha sviluppata imparando dai propri errori. 

Ci sono astrologi che pur di non terrorizzare il loro cliente finiscono per interpretare alla stessa maniera degli aspetti armonici pure quelli disarmonici. E lo stesso nella rivoluzione solare. Sbagliato in termini di obbiettività o giusto in termini umani, ciò che conta è la soddisfazione del cliente che si rivolge all'astrologo. Quest'ultimo si addestra al counseling onde evitare che il consultante vada via sbattendo la porta arrabbiato o terrorizzato.

Bene o male sono cose che sappiamo tutti. E la scelta definitiva del consultante non sarà necessariamente connessa al fatto che l'astrologo rispetti o meno una certa deontologia. 
Se è per questo, nemmeno gli psicologi o i counsellor (che sono tenuti a rispettare la deontologia in modo certosino) riescono a mantenere tutti i loro clienti. Come mai? Perché le relazioni di aiuto sono dettate molto dalla simpatia reciproca e dal feeling che si instaura. E quella è una cosa che varia molto anche nel tempo.

E allora, ciò che c'è di novità, è che la relazione tra astrologo e consultante è biunivoca. Perciò, a mio parere, è inutile fare buonismi per insegnare agli altri astrologi come comportarsi, come fare o non fare consulenza astrologica. Si tratta di nozioni utili purché non si usino per fare confronti con altri.

Sia inteso che un'etica del comportamento dell'astrologo deve pur esistere. Ma qualcuno si dimentica di citare che deve esistere anche un'etica del consultante. Anche lui crede di averla ma ovviamente non sempre è corretta. In fondo siamo tutti umani e proprio per questo, fallibili. Dividere il genere umano, astrologi o consultanti, in due categorie nette e distinte (buoni e cattivi), è irrealistico oltre che ingenuo. 

Quindi, a mio modesto parere, ogni astrologo deve farsi i fatti suoi e deve pensare al suo "orticello". Se crede di avere buonsenso più di altri, meglio per lui. Ma ritengo sia meglio che tenga per sé stesso le considerazioni che ha di sé e degli altri, per non fare la figura del saccente e presuntuoso. In fondo ciò non aiuta né l'astrologia né gli astrologi e nemmeno i consultanti, poiché ognuno ha il suo carattere e ognuno fa le cose al meglio che può, consultante compreso.

Non dobbiamo infatti dimenticare quei consultanti che dicono di essere stati terrorizzati dall'astrologo e invece sono loro che non hanno ben compreso le sue parole. Non dobbiamo dimenticare quei consultanti che preferiscono la dura e cruda verità alle parole dolci e chetanti; e nemmeno possiamo dimenticare quei consultanti che fanno paragoni con il loro astrologo defunto che era meglio di voi. O quelli che si lamentano della astrologa dal pessimo carattere che nonostante il corso di counselling non è stata capace di essere empatica. Esistono davvero un'infinità di situazioni che provano come non sia solo determinante il comportamento dell'astrologo, ma pure quello del consultante. 

Quindi, quando viene un consultante a dirmi che si trova meglio con me, ciò non significa che sono meglio di altri, nemmeno che sono peggio, ma che ogni rapporto è sempre in divenire e ogni cosa può cambiare da un momento all'altro. Quando mi dicono che si sono trovati male con un certo astrologo, me ne infischio perché non posso prendere per buono tutto quel che mi confessano: è solo la loro opinione dal loro personale punto di vista.

Una mia consultante, dopo anni di scambi produttivi mi accusò di essere maleducato perché non avevo risposto tempestivamente a una sua richiesta di aiuto, ma procrastinavo. E oltre al danno pure la beffa, poiché vedendo la mia risposta alla sua critica mi scimmiottò dicendo che per rispondere a quella frase il tempo, però, lo avevo trovato. Non ci voleva certo una laurea in astrofisica per capire che un conto è il tempo per impiegare la mente a rispondere a un giudizio e un conto è il tempo e l'impegno occorrente per rispondere a una domanda astrologica. Ci vuole più riflessione, più concetrazione e più tempo per dedicarsi a uno studio astrologico. 

Un'altra mi accusò, non mi ricordo con quali parole pesanti, dicendo che non mi interessava davvero il suo stato, quando in realtà rispondevo ai suoi messaggi ogni giorno e avevo speso il mio tempo libero per dedicare ore al telefono con lei. Credete che questa persona non si sia rivolta a un altro astrologo parlando male del sottoscritto? E potremmo mai, noi astrologi, andare da ogni astrologo a dire di evitare rapporti con tale persona? Se con l'astrologo Caio si trovano meglio, allora è buono per entrambi. Ma esistono anche casi opposti: un consultante che prima mi aveva preso a male parole poi è tornato a chiedermi scusa per divenire uno dei miei consultanti più affezionati. E non escludo nemmeno quei casi in cui il consultante mi ha lodato per la pazienza, la disponibilità, la chiarezza, l'onestà. Hanno ragione quando parlano male e hanno torto quando parlano bene? Dovrei vantarmi di tutti i complimenti ricevuti per spiegare come si svolgono le consulenze astrologiche? O dovrei tormentarmi per quei consultanti che sono andati via? 

Cari colleghi, sappiate che se un consultante pensa bene di voi non andrà in giro a dirlo. Contrariamente, se mostrate un piccolo difetto lo spiattellerà ai quattro venti al prossimo astrologo da cui andrà a raccontare i suoi problemi.

E poi è una cosa a parte il rapporto tra colleghi astrologi. Ci vuole una dentologia pure qui. Vivi e lascia vivere. Va per la tua strada e non rompere le scatole. Questa è la mia filosofia da un po' di anni. Le discussioni non fanno bene né all'astrologia né agli stessi astrologi. Ammettendo che nelle diatribe personali ognuno ha le proprie responsabilità, chi è saggio a un certo punto può decidere di proseguire per la propria strada contestando le ideologie se vuole, ma lasciando in pace le persone. Anche qui dipende molto dalla sensibilità di ognuno. C'è chi è pazzo e non molla la presa e c'è chi proprio non ne vuole sapere di stare in mezzo a inutili chiacchiere anche se in passato ci sguazzava. Perché nella vita si cambia e tutto è un divenire. Si peggiora o si migliora. 

Una sedicente astrologa cominciò a inveire contro di me perché avevo scritto sul suo sito un post che non le piaceva. Alla mia educata replica è seguita la cancellazione del mio post che ha scatenato il mio disappunto. Perché censurare? Perché a "casa" sua accetta solo contenuti che le piacciono e non accetta repliche. Dovevo far finta di nulla? Era così grave? Dovevo dargliela vinta? Non dovevo rimproverarla? Un'astrologa mi accusò in modo gravissimo di averle previsto una malattia e si fece venire una crisi isterica quando la rimproverai per questa falsità. Come la mettiamo con chi distorce completamente il senso di certe nostre espressioni? Un'altra invece mi accusò di perseguitarla (!!!) quando notte e giorno non faceva che insultarmi e sminuirmi. Insomma, non è facile mettersi nella testa dell'interlocutore, figuriamoci se ha un disturbo patologico. Non si sa mai con chi ci si può imbattere ed è assolutamente importante starsene per i fatti propri perché sul web c'è di tutto. Basta poco per incontrare il consultante ideale e altrettanto poco per incontrare il consultante maleducato o il collega pazzo che si crede il salvatore del mondo.

Tra colleghi e consultanti abbiamo i polemici, i pontificatori, i maleducati, i terroristi, i buonisti, i materialisti, gli spiritualisti, i maniaci e chi più ne ha e più ne metta. Ma ciò che manca un po' sono quelli che si fanno gli affaracci loro, sono quelli che prendono la natura umana per quella che è: fallibile e piena di difetti. Io non credo agli astrologi che dicono di avere senso civico. Hanno solo voglia di rompere le scatole e di fare i saputelli. Hanno solo voglia di trovare difetti. E non credo nemmeno a quelli che dicono di avere buon senso, perché tutti siamo fallibili. TUTTI.

Allora, tra colleghi è meglio evitarsi ed è meglio imparare a non fare troppo i santerelli perché nessuno è perfetto. E d'altra parte meglio avere poche aspettative dal consultante perché non si sa mai se si accontenta. Perciò è inutile dare lezioni di comportamento. Fatevi i fatti vostri e non rompete le scatole a nessuno, perché nessuno vuole lezioni. Ognuno valuti sé stesso e sarà poi la storia a darci ragione o no.  

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FAKENEWS
C'è una cosa che mi ha fatto ridere da morire. Un utente si domandava se per davvero io prescrivessi ricette mediche e facessi diagnosi psicologiche o psichiatriche con l'astrologia.  C'è infatti un pazzo maniaco che sul suo blog ha scritto questa bufala atomica. Il poveretto che ha letto (a patto che non sia lui stesso che si scrive icommenti da solo), ha abboccato alla truffa di questo manipolatore cronico delle informazioni. Che ci vogliamo fare? Menomale che sono in pochissimi a dar credito a un pazzo del genere che non è nemmeno capace di capire la differenza tra un consiglio medico da un video in cui parlo della relazione tra segni zodiacali e gli integratori che assumo. In fin dei conti, se su alcuni libri di alcuni autori di astrologia viene citato come "noto provocatore del web", vuol dire che ormai si è fatto riconoscere  da tutti per quelche è davvero. Non un astrologo, un semplice provocatore. E sarà sempre ricordato così perché non sarà mai creduto. I bugiardi impostori prima o poi vengono scoperti; ma pare nonvoglia imparare mai questa lezione.