Dopo aver affrontato in che modo avviene la nascita dell'impulso elettrico che si trasmette lungo gli assoni e i dendriti dei neuroni, siamo passati a stabilire quel che accade al cervello nel momento in cui lo stimolo è repentino e coinvolge un certo gruppo di neuroni. Abbiamo affrontato il discorso della neuro-plasticità e di come avvenga la fissazione degli episodi nella memoria e di come essi possano condizionare le risposte future. Se esiste un certo condizionamento a reagire in maniera "tipica" (ovviamente in termini probabilistici) a certe esperienze tipiche (reazioni ai comportamenti delle altre persone per esempio) allora non è poi così errato supporre che la risposta tipica non sia casuale ma sia in qualche modo dipendente dalle influenze astrologiche e quindi planetarie.
Esiste un meccanismo che permette all'individuo di recepire i segnali e poi decodificarli per attuare una risposta comportamentale data da un cambio della propria situazione fisiologica. Gli organi di senso, captano immagini, suoni, danno la sensazione del contatto con gli oggetti, e inviano il segnale al tronco encefalico per una prima valutazione. Dopo di che il segnale è processato dalle parti adiacenti al tronco stesso.
I segnali possono essere recepiti in maniera tanto intensa da produrre una situazione di stress. Di conseguenza viene prodotto il cortisolo che influenza l'ippocampo e se lo stimolo si cronicizza allora potremmo avere morte cellulare e la riduzione del suo volume. In sostanza lo stress influisce sul funzionamento del cervello stesso provocando anche dei problemi che possono persistere nel tempo e influenzare la memoria e l'appredimento. Ovviamente dal TN è possibile individuare quali sono i punti nevralgici di ogni soggetto e quindi quali gli ambiti che possono essere fonte di stress. Tutto dipende da un primo impulso a dare attenzione e rilevanza a un dato stimolo, ovviamente nella regione del tronco encefalico, come scritto poco fa.
La valutazione di uno stimolo ci consente di avere una prima indicazione sul concetto di emozioni. Proprio come nel caso dei colori, anche per le emozioni ne esistono di primarie e quelle che noi conosciamo e che caratterizzano la nostra vita, non sono altro che il risultato della mescolanza di queste. Parliamo di stati di fluttuazione nell'integrazione dei flussi di energia. Quando questi flussi convergono in circuiti neuronali specifici allora parliamo di emozioni fondamentali: tristezza, rabbia, paura, gioia, sorpresa.
La cosa importante da considerare è che le emozioni sono il risultato dell'interazione col mondo esterno. Quindi il contesto è determinante in tutto ciò. Ancora una volta diviene rilevante considerare le Case astrologiche non solo come il luogo in cui avvengono i fatti, ma pure quello che determinano a livello di emozioni e quindi comportamento. Le zone del cervello deputate a riconoscere le emozioni negli altri sono legate alla regione dell'insula anteriore che si trova all'interno della grande scissura laterale. In quella zona sono presenti "neuroni specchio" che appunto permettono all'individuo di sintonizzare il proprio stato interiore con quello del interlocutore, ma pure di percepire i propri stati fisiologici tramite quel meccanismo chiamato introspezione.
E' importante comprendere come la regolazione delle emozioni dipenda dalle nostre relazioni sociali. Mi è capitato di notare soggetti che conducono in effetti una vita con poche possibilità di contatto e per questo non riescono a percepire bene le emozioni e i bisogni del prossimo. La capacità di riconoscere le emozioni naturalmente dipende dai primi anni di età e dal contatto con la propria madre. Ciò non toglie che tale facoltà possa essere ridotta o aumentata in base a quelle che sono le esperienze quotidiane.
Un esempio pratico: chi vi perseguita e non la smette è perché non riesce a connettersi con il vostro stato emotivo: probabilmente ha una grossa difficoltà a saper leggere le emozioni degli altri. Questo evidentemente può portarlo a non rendersi conto minimamente di quanto la sua azione sia fonte di stress per voi e che ciò può indurvi a stati deleteri. Fondamentalmente, chi vi fa qualcosa di male è perché non ha la capacità di connettersi con le vostre emozioni e di conseguenza non ha nemmeno la capacità di introspezione sufficiente. Questo non è sempre attribuibile a una mancanza di sensibilità, ma all'opposto può essere dato da un'eccesso che appunto crea uno stato di confusione. Anche in questo caso, l'astrologia può esserci di aiuto per capire in anticipo se il soggetto ha la capacità di interagire con il prossimo senza divenire un tormento, un pericolo.