Oggi si inaugura l'area collaborativa di questo blog dove potrete trovare articoli molto interessanti firmati da alcuni miei amici collaboratori. Il materiale presente su questo blog spazierà in diversi ambiti della conoscenza e non potrà essere copiato senza l'autorizzazione dell'autore. A fine di ogni articolo troverete un mio commento astrologico.
Ecco la prima parte dell'interessante articolo di Camelia Nina autrice del blog NEA NUOVA ECOLOGIA ARTISTICA
Il triangolo no! non l’avevo
considerato
1 Il mondo è tutto ciò
che accade.
Non mi piacciono gli inizi. Sono troppo sbilanciati,
perciò mantenetevi fermi e allacciate le cinture. Qui si va forte.
Questa mia riflessione parte dalla
scoperta che il 26 settembre 2015 (e dura fino al 24 gennaio) è partita la
mostra collettiva “The
Probelm of God” alla KunstammlungNordrheinwestfalen di Dusseldorf.
L’esposizione si pone l’obiettivo di esaminare la
sfera socio-economica del Cristianesimo contemporaneo, ritenendo inattuabile
l’indagine della sfera teologica.
Mi pare logico che dalla sfera voglio partire.
Sulla sfera, e solo sulla sfera, è
possibile che esista un triangolo con tutti gli angoli retti. O comunque con la
somma degli angoli interni diversa da 180°.
Il triangolo, a ragione, può
essere definita la struttura primordiale, la forma base in quanto non
scomponibile in nessun’altra figura geometrica.
Il Cristianesimo, quando affronta
il “problema di Dio”, in effetti, è
un fiume in piena di allegorie: il triangolo con
il vertice verso l’alto simboleggia la natura Divina di Cristo, mentre il Triangolo Rettangolo rappresenta l’Uomo, il mondo terreno e tutta la generazione che si concepisce dalla divisione.
Una lente inserita tra le pagine
di un libro ingrandisce la parola “invisibile”.
Ma qual è, allora,
‘sto problema con Dio?
Nella soffice culla newtoniana, l’armonia
della legge della natura geometrica e misurabile risuonava con il benessere
dell’uomo.
Le cose, tra le altre, stavano così:
1.
Tra due punti qualsiasi è possibile tracciare una ed
una sola retta;
2.
Si può prolungare un segmento oltre i due punti
indefinitamente;
3.
Dato un punto e una lunghezza, è possibile descrivere
un cerchio;
4.
Tutti gli angoli retti sono congruenti tra loro;
5.
Data una retta r e un
punto p non appartenente a essa, è possibile tracciare
per p una e una sola retta parallela alla retta r data.”
I primi quattro punti potrete praticamente
verificarli col semplice uso di una matita su un foglio.
Il quinto punto, invece, ha
rappresentato, anche per lo stesso autore – Euclide – un costante imbarazzo per la non immediata dimostrabilità.
Che cosa significa, in parole povere? Significa che,
dato un piano, non si possono condurre per un punto due parallele alla
retta data, ma solo e soltanto una.
Tutta la cultura, la filosofia e l’arte,
per un periodo abbastanza lungo, si sono costruite su questo presupposto.
E l’uomo era disegnato al centro e al di fuori – super partes – di un meraviglioso progetto della
Natura creato apposta da Dio. L’essere è e non può non essere; il non essere
non è, altrimenti sarebbe. Tutto è chiaro, al fascio di luce.
Un giorno, però, di punto in bianco, un Principe Germanico, supportato da un paio di amici, cominciò a
sostenere che i concetti geometrici sono, invece, creazioni artificiali della nostra mente, tratte dalle proprietà del
movimento e non proprie dell’oggetto statico.
Questa teoria determina come mai lo spazio in sé
separatamente, per noi, non esiste.
Il mondo, d'altronde, non si dispiega
sullo stesso piano in cui si svolge lageometria.
Lo spazio del mondo non è
bidimensionale. E, quindi, aivoglia che, un dato
piano, per un punto p potevano passare due e
più parallele alla retta data!
Un fatto inaccettabile, inimmaginabile. No, davvero!
Provate solo a pensarlo. Vi verrà difficilissimo.
Ecco la stra-ordinaria Geometria
Non Euclidea, un sistema alternativo in cui sono dimostrate proposizioni apparentemente
strane.
Se già risultava difficile dimostrare
l’indimostrabilità del V postulato di Euclide, figuriamoci quanto
astruso poteva essere dimostrare l’esistenza di una geometria basata su
quest’idea.
Fatto stava che, a quel punto, dopo aver
detto ciò, non si poteva più tornare indietro: la geometria euclidea non
poteva più essere definita una scienza “apodittica”, basata
sull’evidenza aprioristica dell’intuizione spaziale.
La corsa alla verifica della geometria della sfera si
trasferiva, come naturale conseguenza, dalla matematica alla logica. Bisognava
quindi che la geometria fosse rappresentata dalla correttezza logica
delle dimostrazioni, mediante le quali i teoremi venivano dedotti dagli
assiomi.
Si parla di verità logica quando una
proposizione K risulta vera in ogni possibile interpretazione del linguaggio. La conseguenza logica A avviene quando ogni
realizzazione che rende veri tutti gli elementi di K, rende vera anche A.
In pratica ora è la proposizione, e la sua verità
logica a esibire il fatto.
La geometria della sfera, dunque,
spostando il pensiero verso l’esistenza di un triangolo la cui somma
degli angoli interni sia maggiore o minore di 180° e comunque non uguale,
ha posto un problema intorno all’esistenza di un mondo basato su princìpi
differenti, di un anti-mondo di natura
geometrica.
E il discorso è caduto in
seguito inevitabilmente, sul piano della teologia.
Si è discusso, perciò, sull’essenza di Dio: se da una
parte c’è un Dio assoluto che ha creato un mondo perfetto e armonico, conoscibile
e misurabile per mezzo della geometria euclidea, dall’altra c’è un Dio (o
forse un’essenza divina?) infinito che ha creato altri mondi
incommensurabili e diversi da questo universo, fondati sulla geometria
non-euclidea.
Camelia Nina. Fine prima parte.
Ecco la prima parte del brillante articolo di Camelia Nina. Come non scorgere i valori Toro del suo quadro astrologico? Uno tra gli obietti di questo articolo è quello di mettere in evidenza la fallibilità dei sensi e la difficoltà ad affrontare il trema della realtà a causa della capacità umana di concettualizzare e quindi interpretare i dati della realtà (cfr. video su la teoria dei tre mondi di Popper)
In effetti il problema si ripercuote anche dal punto di vista astrologico ma pare che possiamo uscirne fuori solo alla maniera di Richard Feynman (Toro anche lui come la maggior parte dei filosofi e pensatori) che rinuncia al lato metafisico delle cose per concentrarsi alla sostanza "terrena" delle cose. Il problema di cui si parla è principalmente legato alla geometria degli aspetti astrologici che sono tali solo da visione geocentrica e che smettono di esistere se il punto di vista osservativo si sposta da un'altra parte. Però a prescindere dal punto di vista, se ci focalizziamo sull'evidenza dei fatti, il rapporto angolare di 120 gradi, virtuale che sia, in ogni caso ha una sua portata e influenza, ma sull'essere umano. Allora possiamo concludere che in effetti, al di la delle teorizzazioni e i sofismi sulla realtà, ciò che conta è il risultato pratico? E se anche questo fosse mera illusione? È del tutto legittimo pensarlo. Approfondiremo con la seconda parte prossimamente.
Vorrei sapere la situazione sentimentale. Sono persa per un uomo grazie.
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Cara lettrice, ecco la risposta anche per te. In verità la tua richiesta mi è sembrata abbastanza criptica perché non mi hai detto praticamente nulla circa questa situazione sentimentale. L'unica cosa che posso fare è controllare che sia giunto il momento per costruire una relazione importante. Quest'anno che sta per volgere al termine hai Marte e Nettuno in 5^ casa di rivoluzione che, a mio parere non sono molto positivi per chi volesse costruire una relazione di coppia stabile dato che crea sovente illusioni, contrasti, angosce. Tuttavia il prossimo anno astrologico Nettuno sarà congiunto a Venere e se sei single potrebbe portare, in effetti l'arrivo di un amore veramente importante. Il problema è che Nettuno crea illusioni ed è altissimo il rischio di divenire l'amante di qualcuno. Rifletti bene e gioca bene le tue carte.
Anche a te suggerisco di partecipare al seminario di astrologia della coppia.
Anche a te suggerisco di partecipare al seminario di astrologia della coppia.