05 ottobre 2015

Riflessioni sull'economia mondiale.

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Propongo ai lettori di questo mio blog un interessante articolo dell'amico e collaboratore Modesto Torres. Buona lettura. 


"Se la crisi è irrisolvibile cosa ci attende in futuro?"

(Articolo del 10 Maggio 2012)

Che dal 2008, anno in cui si è iniziato a parlare concretamente di "crisi economico-finanziaria", ad oggi, si sia imboccata la strada del non ritorno è ormai un un fatto certo.

Che le scene di rivolta a cui abbiamo assistito in Grecia, e in parte in Italia e in Spagna, unite alle tante vicende di gente disperata che arriva a togliersi la vita, siano solo l'antipasto di ciò che vedremo nei prossimi anni in buona parte dell'Europa e degli USA è facilmente prevedibile.

Per poter arrivare a fare simili affermazioni è necessario:

1) analizzare il cosiddetto meccanismo del signoraggio bancario, un sistema truffaldino che costringe, di fatto, una nazione a gestire le proprie risorse come fosse un'impresa nelle mani di uno strozzino;

2) valutare le politiche delle Banche Centrali, da tempo orientate a favorire sia le banche che la distruzione dell'euro, penalizzando di conseguenza i ceti medio-bassi;

3) accorgersi di quali siano gli incredibili requisiti imposti agli Stati per poter restare nella zona euro (Patto di StabilitàFiscal Compact...).

Credo sia sotto gli occhi di tutti che in Europa si stia vivendo un periodo di stagflazione ed è evidente che siano le banche centrali a guidare lentamente l'economia occidentale verso una deriva che prevede il progressivo depauperamento della popolazione.

Il vero problema, tuttavia, sarà la soluzione proposta, o meglio, imposta, per porre rimedio alla situazione disastrosa che va pian piano delineandosi e che non potrà far altro che peggiorare col tempo.

Infatti, se il processo di impoverimento sarà gestito da politici e banchieri in maniera tale da evitare l'inesorabile collasso, e gli effetti dell'esasperazione non saranno così eclatanti, l'euro riuscirà a sopravvivere per altri 5-6 anni, anche dopo l'uscita della Grecia dall'euro-zona.

Tutti saranno più poveri, le differenze sociali saranno sempre più forti ma, nel complesso, di anno in anno, ci si sentirà sollevati dal fatto che si sia evitato il default di altre nazioni dell'area euro ed eluse così le gravi conseguenze a cui si sarebbe andati incontro.

Ma, tale situazione, durerebbe comunque pochi anni per poi diventare del tutto ingestibile. Ricordate, infatti, che è impossibile pagare gli altissimi interessi sul debito, e che il debito, di per sé, per sua natura, è inestinguibile poiché creato attraverso un sistema truffaldino.

Prima o poi, infatti, il popolo inizierà a reagire alle sempre più gravi manovre economiche, dettate dall'alto, con atti di violenza, con manifestazioni a cui aderiranno sempre più persone e che non potranno che sfociare sempre e comunque in intensi scontri. Sarà allora che l'Eurogendfor (polizia sovranazionale già esistente) inizierà a prendere più potere, a sedare/creare scontri, ad intervenire in quelle rivolte che potrebbero anche divenire, in alcune aree europee, vere e proprie guerre civili, alle quali seguirebbe l'emanazione di leggi ancor più liberticide di quelle che si sono susseguite dopo l'11 Settembre 2001.

L'euro è difatti destinato a crollare e i risultati di tale fallimento europeo saranno devastanti (dal momento che non si passerà affatto ad un regime di sovranità monetaria), e gli effetti a catena sulle altre economie mondiale, dollaro-Usa in primis, non saranno certo da meno.

Ci troveremo in una situazione già vissuta in passato, in diverse parti del mondo, poco prima dell'instaurazione di una dittatura: un popolo fatto di gente disperata, impaurita e adirata, ridotta in buona parte alla fame, che non ha più nulla da perdere e che non serba fiducia alcuna nella politica. Un popolo, dunque, facilmente manovrabile, che cerca una soluzione immediata per porre fine a quanto di brutto sta vivendo.

Chi sarà a dar loro una soluzione se non le stesse istituzioni che governano da tempo il mondo e che hanno causato la crisi attuale?

Si tratta, dunque, solo di una questione di tempo.

Ora capirete perché un giorno sì e l'altro pure i tg evidenziano i vari suicidi legati alle difficoltà economiche quando, invece, comparando i dati statistici attuali con quelli passati la situazione non sembra affatto diversa.

Ora capirete perché il sistema ha "sdoganato" e portato alla ribalta uno come Beppe Grillo e il suo M5S solo in questo preciso periodo storico, mentre movimenti come "Per il Bene Comune" non vengano affatto presi in considerazione dai media o da chi, come Grillo, potrebbe dar loro visibilità attraverso opportune collaborazioni.

E capirete anche come mai, solo da un anno a questa parte, si parla anche in tv delle vere cifre dei lauti stipendi dei parlamentari e dei loro vitalizi.
Gli espropri, i pignoramenti, i fallimenti, gli sfratti, i licenziamenti provocano e provocheranno crescenti angosce, nevrosi, ansie, e sensi di disperazione a tutti coloro i quali subiranno gli effetti della crisi. La conseguenza diretta più grave sarà dunque la destabilizzazione dell'equilibrio psichico di milioni di persone.

Siamo in un periodo molto delicato, in cui fa comodo esasperare emotivamente il clima già di per sé pesante, innescando violenza con la paura e incitando alla reazione e alla rivolta contro i politici, come se fossero questi ultimi il vero problema.

Il vero problema da affrontare, invece, non è altro che il sistema che ci ha portato alla crisi attuale.

Vi siete mai chiesti, ad esempio, come si crea la classe politica, in che modo si forma il debito pubblico o come si è giunti alla ratifica del Trattato di Lisbona, ammesso che sappiate di che si tratta?

Il punto è capire quali sono le basi da cui il sistema si origina, capire cosa c'è a monte, indagando la realtà a 360 gradi per arrivare a riconoscere i "poteri forti" che determinano i disagi che siamo costretti a vivere.

Protestare contro i politici equivale soltanto a restare polarizzati tra una destra ed una sinistra che altro non sono che le facce della stessa medaglia, e, nel caso dei governi tecnici come quelli instauratosi negli ultimi anni in Italia, la situazione è ancora più chiara: protestare sarebbe come prendersela direttamente con l'impiegato della banca che esegue gli ordini e non con il capo che dall'alto prende le decisioni. In poche parole... non serve a nulla.

Se non vi foste mai posti il problema, a chi ci governa non serve imporci con la forza quello che dobbiamo o non dobbiamo fare e sapere. Le loro armi sono molto più sofisticate. Ci tengono in pugno tenendo sotto controllo i settori base della vita umana, ovvero l'informazione, la cultura, l'istruzione, l'economia, l'alimentazione, i beni comuni, la salute. E per far ciò utilizzano e strumentalizzano capi di stato e di governo, partiti e sindacati, università e centri di ricerca, sanità e reti televisive.

Insomma, se ci troviamo ad un passo dal baratro è a causa di un sistema piramidale che porta governi, parlamenti, regioni, province, comuni, sedi RAI, giornali, a dipendere dagli stessi centri di potere.

A meno che non si creda che viviamo solo accidentalmente, e non a causa di forti influenze, nella massima diseducazione, nell'ignoranza più nera e nel massimo disinteresse politico, culturale e spirituale.

Se già oggi la quasi totalità della gente è stanca e rassegnata, spenta e scoraggiata, pronta a deporre definitivamente le uniche armi che le restano, cioè l'intelligenza e la voglia di vivere, tra qualche anno sarà di gran lunga peggio se non smettiamo di farci manipolare e influenzare da chi strumentalizzerà presto a proprio vantaggio le ovvie reazioni verso i capri espiatori da mettere alla berlina, ossia i politici.

Quello che serve, pertanto, è informarsi per davvero, capire quali sono le radici dei problemi, comprendere quali sono i poteri forti e come agiscono, approfondendo anche i motivi che portano tali poteri a volerci uniformare ad una cultura vuota e spersonalizzante, per poi mettersi in azione escludendo ogni forma di violenza e superando le pressioni psicologiche di tg e giornali.

C'è una società da rifondare. Dobbiamo essere noi a creare i nuovi parametri sulla quale essa si fonderà. Iniziamo ad attivarci sin da ora.

Modesto Torres




Caro Giuseppe, è da qualche anno che sono appassionata di astrologia, e analizzando il mio TN, non riesco a interpretare la casa quarta, se va messa in relazione alla seconda parte della vita o all'infanzia. Premetto di aver avuto un infanzia difficile, sia da un punto di vista di salute sia nel rapporto con mio padre, che era spesso assente per lavoro e molto, molto rigido. Potrà migliorare il mio futuro, anche se non ho aspetti facili nel tn o ci saranno peggioramenti visto lo stellium in casa 4? (...) Attendo con ansia la sua risposta, cordiali saluti s.


Ci sono, a mio parere, ancora alcuni lati oscuri in astrologia e in particolare sulle somiglianze/differenze tra segni e Case. Per esempio, se è vero che il Cancro e la Luna riguardano il passato, la Casa IV rappresenta la 2^ parte della vita, nonostante sappiamo che questo settore sia strettamente legato al segno del Cancro. Tant'è che c'è chi addirittura sostiene che tra segni e Case non vi sia alcuna corrispondenza. Io, all'opposto penso che ci sia ma che bisogna un po' cambiare la logica di pensiero che impera in questo secolo, relativamente allo studio dell'astrologia. Non propongo nulla al momento, ma spero di farlo in futuro, una volta aver organizzato tutto il materiale occorrente per scrivere il mio libro astrologico sull'interpretazione del tema natale.

Quindi, ricapitolando, il proprio passato è legato all'analisi della Luna; inteso come memoria e infanzia; mentre la IV Casa riguarda invece le nostre radici, il nostro cognome, la famiglia il patrimonio educativo, culturale, i valori ereditati dalla nostra famiglia e in particolare dal padre. Inoltre la figura paterna può essere individuata attraverso la lettura del Sole e di Saturno mentre il rapporto con la madre da Luna e X Casa. In effetti esiste una correlazione tra la Luna e la IV Casa ma parliamo di un passato ereditato (Casa IV) e di un passato vissuto (Luna) poiché i pianeti indicano sempre un'azione, qualcosa di attivo che occorre per vivere un'esperienza data da un bisogno (Casa astrologica); mentre le Case rappresentano sempre un campo dell'esperienza; e quello in cui abbiamo uno stellium o il Sole o Marte, è il campo che ci sta più a cuore perché esprime il nostro bisogno più impellente. 

Se analizziamo la tua IV Casa è naturale constatare che quei tre pianeti in IV significano i problemi col padre. Saturno, Urano e Nettuno tutti nella IV indicano quel tipo di problemi che racconti. La Luna (il passato) invece lancia un quadrato a Plutone e questo potrebbe spiegare qualcosa di torbido e tenebroso o violento vissuto nell'infanzia. (la tua aggressività e i rapporti distruttivi). La 6^ Casa ci informa delle questioni relative alla salute e qualcuno afferma che possiamo ottenere informazioni anche attraverso l'analisi di Venere anche se la cosa non mi convince. In ogni caso, l'asse stomaco-ossa-pelle sembra quello più penalizzato. 

Come leggere la tua seconda parte della vita? Sicuramente più dura, rigida sotto il profilo caratteriale; ma anche più seria, e allo stesso tempo radicale. Potrebbe essere che la tua passione per il prossimo si possa trasformare in un interesse politico, mosso dal bisogno di sicurezza-protezione.