Visualizzazione post con etichetta maniaco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta maniaco. Mostra tutti i post

26 gennaio 2019

L'astrologia che va contro l'uomo.


L'astrologia, o meglio dovremmo parlare di astrologie poiché ogni scuola ha le sue regole, i suoi paradigmi, le sue ideologie. Per esempio esiste l'astrologia oraria che non si basa su presupposti causalistici ma sincronistici. Non conta il tema natale del soggetto ma l'istante in cui si pone la domanda. Un po' come la lettura delle carte. Per taluni la sincronicità non c'entra nulla con l'astrologia, per altri non c'entra nulla il causalismo, per altri ancora gli orientamenti non si escludono a vicenda. Oppure c'è l'astrologia karmica che presume di stabilire le vite passate dell'individuo e qualcuno può del tutto legittimamente affermare che è solo filosofia o fede. Poi esiste l'astrologia giudiziaria, ma qualche astrologo potrebbe ritenere poco etica questa astrologia perché prevedere qualcosa può influenzare o addirittura terrorizzare il consultante. 

Poi c'è invece chi pratica l'astrologia psicologica ma anche questa può essere contestata da chi pensa che l'astrologo non deve fare lo psicoterapeuta, appunto perché potrebbe suggerire consigli sbagliati o addirittura nocivi. Poi esiste anche l'astrologia evolutiva e qualcuno potrebbe dire che con tale branca si arriva a dire tutto e il contrario di tutto, anche in questo caso dando al cliente consigli sbagliati, magari fuorviandolo. Per non parlare poi dell'astrologia esoterica che alcuni pensano serva solo a fare filosofia dato che tratta il tema dell'anima. 

E l'astrologia indiana? La critica più comune è quella che se usiamo lo zodiaco indiano apparterremmo a un segno diverso e ciò non corrisponde coi fatti dell'astrologo occidentale. E l'astrologia mondiale da oroscopo? C'è chi usa le posizioni dei pianeti nei segni per dire come dovremmo comportarci per essere in sintonia con il cosmo. Come a dire che l'astrologo si atteggia a depositario di una verità universale. Insomma, esistono mille e una astrologia, ognuna discutibile in uno o più punti, ma ognuna assai valida per il suo scopo. Il fatto che ognuno scelga la propria astrologia e la ritenga valida per il proprio percorso è sufficiente per evitare prese di posizione dittatoriali. 

Molto dipende dal proprio grado di tolleranza nei confronti della diversità. Si può certo essere critici nei confronti di un collega; ma non distruttivi. Infatti la vera criticità sta nel trovare anche il buono che si trova in ogni astrologia e in ogni astrologo. Ogni astrologo che si rispetti è alla ricerca della verità. Farebbe di tutto pur di scoprire qualcosa di sensazionale e di dimostrare l'affidabilità delle proprie tesi. Per cui accusarlo di truffa e disonestà è ridicolo. Non stiamo mica parlando di Wanna Marchi! Parliamo di testi depositati in giro per il mondo, studi, pubblicazioni appunto sotto gli occhi di tutti i cervelli pensanti del mondo. Potremmo dire che Hand è un truffatore perché quel genere di lettura è vago? Ci sono altri, invece, che non sono interessati alle dimostrazioni ma amano praticare il proprio orticello senza interferenze, senza farsi troppe domande. Anche questo è lecito.  C'è chi per esempio pratica astrologie dell'anima e che non possono essere assolutamente verificate. Dovrebbero vergognarsi? No. Eppure possiamo trovare un'infinità di argomenti per contestarli, per esempio dicendo che non fanno vera astrologia perché l'astrologia vera dovrebbe essere così o cosà. Ma questa è dittatura, è rigidità. 

Un lettore mi diceva che lui non farebbe mai astrologia previsionale ma che invece predilige un'astrologia mitologica. Partendo dalle questioni storiche, mettendo insieme la questione degli archetipi, e mille altre logiche, si potrebbe dimostrare che questa astrologia è campata in aria. Ma rimane pur sempre una personalissima opinione. Detto questo, osteggiare questo tipo di astrologia sarebbe ridicolo. In prima istanza perché ognuno può ritenere utile quello che vuole e secondo perché, tolta l'analisi critica personale, non si può squalificare un'altra persona solo perché ha idee diverse. O nel caso in cui sia successa una cosa del genere, l'importante è non ripetere più lo stesso errore. 

Io mi schiero sempre contro gli oroscopi "mondiali"; ma non sono interessato a squalificare l'essere umano che sta dietro a questo tipo di astrologia; e in ogni caso ciò non è oggetto costante dei miei lavori. Insomma, un conto è fare analisi differenziale e un conto è squalificare un'astrologia e un astrologo. Ribadisco di nuovo il concetto che si può anche farsi trasportare dallo zelo, ma per maturità è sempre meglio cambiare rotta, sia per evitare conflitti inutili e sia perché occorre sempre porsi un piccolo (o grande) beneficio del dubbio rispetto al proprio lavoro.

Ora, se io per esempio dovessi cercare di convincere un astrologo karmico del fatto che sta parlando del nulla, prima di tutto perderei il mio tempo prezioso a prescindere dal fatto che per me tale astrologia possa rappresentare una truffa, una presa per i fondelli. E non è che siccome non accuso un astrologo karmico sono meno etico o non sono interessato alla verità. Io sono interessato alla verità come il bisogno che ho di respirare. Ma nemmeno mi sento in diritto e in dovere di pensare che egli sia un disonesto o uno stupido solo perché la mia logica è diversa dalla sua. Ripeto: per ogni astrologia esiste una logica che può essere sostenuta anche da una notevole intelligenza. Se è per questo esiste anche quella che Goleman definisce "intelligenza emotiva". Potrebbe essere usata per lo studio dell'astrologia? Certo! Chi sono io per vietare qualcosa a qualcuno? 

E veniamo alla statistica. Su questo punto ho scritto tutto quel che potevo già dire. Ho letto ciò che c'era da leggere, ho capito ciò che c'era da capire e ho tratto le mie conclusioni. Stupide o meno, contestabili o meno, è la stessa e identica cosa di chi crede nel karma. C'è chi ha capito la cosa, ha letto, si è informato, ha valutato, ha tratto le sue conclusioni e le cita come "prova". E cosa direbbe uno scienziato dinnanzi a tale comportamento? Riderebbe? E per questo l'astrologo karmico direbbe che ha ridicolizzato l'astrologia? Punti di vista. Io intanto pratico la mia astrologia e cito quel che per me ha valore pur consapevole che sono fallibile.

Ora, relativamente alla statistica il punto di vista può essere uno e uno solo. La statistica è quasi legge. E allora mi si può contestare, con prove alla mano, che io sbaglio i miei calcoli, che non so valutare. E mi sta bene. Ma posso anche ritenere che le giustificazioni e le obiezioni ricevute non siano convincenti o che io non sia minimamente interessato ad ascoltarle. Il che non significa che non sono interessato alla verità. Potrei anche non essere interessato alla voce di chi mi propone certe cose. Sono scelte personali che vanno rispettate: non si può convincere qualcuno a farsi ascoltare.

Facciamo un altro esempio. Immaginiamo che venga un astrologo esoterico a parlarmi dell'anima e a volermi dimostrare la validità della sua tesi o la fallibilità del mio metodo. Io posso ascoltare cosa ha da dire, giusto per curiosità, ma poi lecitamente potrei annoiarmi e passare avanti. Insomma, una volta scelto il proprio percorso è difficile abbandonarlo. L'astrologo potrebbe sentirsi svalutato dalla mia indifferenza; potrebbe accusarmi di pregiudizio. Ma non si accanirebbe contro di me. Cioè, non mi interessa convincere chi la pensa in maniera diversa e non mi interessa farmi convincere. Non mi interessa andare a contestar eil signor tale dei tali perché pratica la sua astrologia farlocca che secondo me calpesta i principi di verità! Altrimenti passarei dalla parte del folle molestatore! È solo uno spreco di tempo. Si può non essere d'accordo con ciò, ma si deve rispettare la mia posizione.

Ma torniamo a parlare di etica, moralità, onestà. L'onestà è la capacità di riconoscere il buono e il cattivo tempo di OGNI pratica astrologica. Una persona veramente onesta, che ama veramente l'astrologia, che cerca la verità come faccio io, farebbe l'analisi differenziale, cioè prenderebbe ogni astrologia, ogni pratica e non si accanirebbe nei confronti di una sola. Troverebbe in ogni metodo e pratica un motivo che non convince. Troverebbe anche nel proprio metodo dei punti oscuri e cercherebbe di proseguire nella ricerca. Per esempio, in rarissimi casi, la RS sembra non aver funzionato nemmeno quando tutti i transiti convergono verso la medesima direzione. Può darsi che abbia tracurato qualcosa? Si studia e si prosegue nella ricerca anche per questo motivo. Esistono gruppi di ricerca dove appunto valutiamo queste cose. Ma un solo caso inficia tutto? No. Accanirsi contro una persona o contro un metodo non ha nulla a che fare con la verità. Ha a che fare con motivi personali. Irrazionalità, capriccio, vendetta, ripicca. Insomma, la verità non c'entra più nulla: è solo la scusante per legittimare le proprie ossessioni. Non ci vuole certo la maga per capirlo!

Ora, se ciclicamente qualcuno ripropone l'idea che le statistiche di Discepolo sono sbagliate, a me non me ne importa nulla di nulla. Se ritengo degno di considerazione chi mi propone i suoi dubbi, io in nome della verità, lo ascolto e mi metto in discussione. Per esempio da un astrologo ebbi il suggerimento di studiare il Carter e aveva ragione.

È giusto che egli condivida le sue idee se crede in esse, ma è giusto pure che io non ci dia alcun peso. È una questione di libertà, di rispetto, di educazione. Io non sono tenuto ad ascoltare ogni voce che contesta qualcosa. Posso scegliere a chi dare credito e a chi no. E se chi mi contesta avesse ragione? Il dubbio non me lo pongo proprio. Infatti io scelgo lucidamente chi tenere in considerazione e chi no. Mi si può solo accusare di non voler ascoltare. Ed è un mio diritto dar voce solo a chi ritengo possa insegnarmi qualcosa. Generalmente io offro a tutti questa possibilità; ma se c'è qualcuno che secondo me si comporta male, lo evito e non lo ascolto più. 

Se invece parliamo di un contestatore che ogni giorno viene a leggere e a spiare la mia vita pur di trovare un difetto qualsiasi, se per esempio mi parla di rivoluzioni solari senza aver capito nulla di esse, io non gli do più credibilità e soprattutto non gli credo quando mi parla di onestà e moralità. Figuriamoci se poi devo rispondere alle sue domande/provocazioni. Anzi! Mi fa ridere a crepapelle. È una scusa bella e buona, una truffa, è una bugia enorme parlare di etica, onestà, verità. Non ci crede NESSUNO a questa fissa della verità. Ma è ovvio! 
Insomma, quando qualcuno grida alla truffa dovrebbe anche porsi una domanda: "io sono stato davvero fino in fondo onesto tanto da potermi permettere di puntare il dito su qualcuno?". 

Una volta qualcuno disse che non gli interessava avere risposte ma solo dimostrare che sono incompetente. E infatti ciò dimostra lo spirito di vendetta, non la ricerca della verità. Questo è accanimento, non giustizia. A parte che sino ad ora non ci è riuscito se non tramite la menzogna e infatti il numero dei lettori è aumentato. Le persone che mi stimano sono aumentate, non sono diminuite. Le persone che reputano costui un pazzo, sono aumentate, non sono diminuite. Quindi, per quanto questo folle si affanni a cercare di distruggermi, non ci riesce. Anzi, sarà Blogger a distruggere le sue manie da esaltato molestatore.
Ricapitolando:
1)Ogni astrologia può essere contestata per qualsasi motivo.
2)Tollerare o meno una certa astrologia dipende non dalla propria onestà ma dalla propria apertura mentale.
3)Se si desiderasse davvero la verità si contesterebbe ogni astrologia e non solo una. Altrimenti è solo accanimento, irrazionalità, spirito di vendetta, stupidità.
4)Se noto tale stupidità posso evitare di dare peso a chi vuole contestarmi e denunciarlo se diventa molesto.
5)Bisogna rispettare la posizione di chi non vuole essere disturbato altrimente si scade nello stalking e nell'ossessione.
6)Chi giudica una specifica astrologia dicendo che è contro l'uomo, è acritico. È solo ripicca, vendetta e non c'entra nulla con la verità.
7)Conta molto l'intelligenza emotiva, cioè la capacità di far fronte ai conflitti che quando degenerano possono essere sedati trascurando il molestatore o denunciandolo alle autorità competenti quando ogni tentativo fallisce. Questo è il caso di circa 80 utenti (provenienti da tutto il mondo) che hanno trovato offensivo e molesto un certo sito e lo hanno denunciato a blogger. Ora vedremo cosa accadrà. Lo scopo è testimoniare che anche altri vedono esattamente ciò che vedo io, ossia molestie e persecuzioni.
8)Chi punta il dito parlando di onestà, ma onesto non lo è affatto, non può permettersi di usare questa parola. È ridicolo. 
9)Nessuno si fa ingannare da certe manie di "verità" di qualcuno, perché appunto la fissazione trasmette solo maniacalità e spirito di vendetta che con la giustizia e l'onore, non hanno nulla a che fare.
10)Resta inteso che in qualsiasi momento della propria vita si può chiudere definitivamente con una persona e passare a una nuova fase della propria esistenza.  

Si tratta di nozioni così semplici, chiare, che contestarle è follia e delirio allo stato puro.

Se il mio sito fosse segnalato a Blogger io piuttosto mi porrei una sola domanda: come mai questo desiderio di onestà, di pulizia morale, questo desiderio di puntare il dito contro certi malfattori, anzicché rendermi giustizia mi porta 80 segnalazioni per molestie e bullismo? Questo è proprio il punto cruciale della questione. Forse mi sfugge qualcosa?  Se finiamo per dare la colpa agli altri, e non ci fiacciamo un esame di coscienza, beh, forse è il caso di andare da uno psichiatra.

10 maggio 2018

Saturno e il Super-Io



ma oggi approfondiremo l'argomento inserendo nel discorso due variabili: la dimensione temporale e la dimensione energetica. 

Ho spiegato in altre occasioni che Saturno rappresenta il nostro Super-Io (credo assieme a Giove che invece si esprime con la moralità al positivo). In sostanza si tratta del nostro genitore interiore, che a seconda delle circostanze e delle esperienze che regolano la tendenza generale del soggetto, può esprimersi attraverso un comportamento legato al senso di colpa. 
 Il Saturnino si punisce per un errore commesso o punisce gli altri. 
Quondi tutto dipende dall'educazione ricevuta e che si traduce nell'asse dimensionale legato al desiderio di punire sé stessi e di punire gli altri. 

Saturno infligge punizioni. 

La dimensione energetica riguarda appunto  l'intensità del comportamento e dell'atteggiamento: generalmente sono gli aspetti dissonanti di Saturno verso i luminari e Mercurio a inasprire il profilo e a renderlo più complicato. Ma di per sé questa cosa non ci dice se il profilo risulterà patologico o meno. 

La dimensione temporale invece ci dice se l'atteggiamento e i comportamenti di punizione aumentano o diminuiscono di intensità lungo il corso del tempo. La costanza rappresenta una certa coerenza; ma di per sé nemmeno questo ci dice se l'atteggiamento e i comportamenti sono da inserire nella tipologia patologica. 

Ciò significa che la sola indagine astrologica non è sufficiente per stabilire se il soggetto manifesterà i suoi tratti in maniera patologica o semplicemente rigida. Tuttavia, nel momento in cui lo psicologo, lo psicoterapeuta, volesse aiutarsi con l'astrologia per studiare dal punto di vista astrologico i pianeti "responsabili" di un quadro già definito patologico da altre metodiche, potrebbe farlo, naturalmente se fosse di mente aperta e disponibile a dar credito alla corrispondenza tra posizioni planetarie e carattere, personalità, temperamento.

Quel che mi preme sottolineare oggi è la parte "estrema" legata al Saturno dominante e leso o in cattivo aspetto ai luminari o a Mercurio o Marte. Quindi, vediamo insieme cosa succede quando Saturno è rigidità a livelli patologici, ma dobbiamo tornare a parlare del senso di colpa. 

L'interesse ad attribuire o ad attribuirsi una colpa deriva da una certa inflessibilità. Secondo l'ipotesi della teoria oggettuale di M. Mahler, la costruzione del sé, cioè l'immagine stabile che abbiamo di noi, dipende in larga misura non da pulsioni innate, ma dal rapporto, dalla relazione che il bambino ha costruito con le figure di attaccamento durante i primi anni di vita. Rispetto all'idea di Freud, questa teoria pone l'accento sull'individuo come parte attiva e passiva all'interno di una diade, appunto costituita dal figlio e dal genitore. 

Se le aspettative del figlio sono disilluse o se il figlio cresce in un contesto in cui esiste uno stile di attaccamento (col genitore o col caregiver) disfunzionale, allora il comportamento del soggetto può divenire una traccia indelebile del carattere,  più o meno stabile a seconda delle altre esperienze avvenute successivamente durante il corso della vita. Perché infatti il nostro cervello dispone di quella propietà, detta neuroplasticità, che permette di operare dei cambiamenti funzionali o più disfunzionali per scopo adattivo. 

Quando parliamo di posizioni astrologiche, come detto poche righe fa, noi ci riferiamo a un modus operandi che oscilla dalla "normalità" al patologico, con una direzione verso la seconda tendenza se gli aspetti sono dissonanti. Quindi l'astrologia ci parla solo di una tendenza. Morale della favola, quando lo psicologo proverà a leggere il quadro astrologico di una persona che ha già dichiarato "patologica" coi propri metodi, troverà la corrispondente posizione astrologica (che non necessariamente è la causa, visto che in astrologia non sappiamo se le influenze siano di tipo causalistico o di altra natura).  

D'altra parte l'astrologo può usare i metodi della psicologia per effettuare diagnosi? No. Ovviamente no. Tuttavia può esprimere un giudizio astrologico su di una patologia diagnosticata da un professionista psicologo iscritto all'albo. 

Nonostante ciò credo sia possibile stabilire, senza alcuna pretesa di effettuare una diagnosi, se il soggetto mostra una costanza e una certa intensità nei propri comportamenti e reazioni e se ciò sembra disfunzionale arrecando un danno costante.

Per esempio si può definire maniaco chi vuole infliggere una punizione, magari moralizzando, usando sotterfugi, doppi giochi, deridendo, insultando, insinuando, colpevolizzando con assiduità, per anni. Infatti il Saturnino doc, non transige che una regola (che lui percepisce come inviolabile) sia violata.  La percezione del Saturnino essendo rigida, non può che concentrarsi verso l'intransigenza, appunto nei confronti degli altri o nei confronti di sé stesso (o entrambe le cose). Perciò una visione più critica, e non ipercritica, spetta al Saturnino che non ha alcun aspetto dissonante coi luminari o con Mercurio o Marte. 

In caso contrario, il proprio "giustizialismo" (non per nulla Saturno è anche detto in esaltazione nella Casa della Bilancia, che è anche quella della giustizia) diviene una punizione intollerabile per chi lo subisce. Infatti il Saturnino che ha lesioni ai luminari o a Mercurio (o Marte) non si rende conto del limite da non superare mentre non mostra un minimo di elasticità a tollerare i difetti, reali o presunti, che vede negli altri. Perepisce punibile l'altro, ma del tutto legittima la sua critica oppure l'offesa, ritenuta, imparziale, onesta, giusta. Il tutto può essere espresso attraverso un controllo e una freddezza che, per il Saturnino stesso può apparire come logica ineccepibile, ma per la vittima invece è spietatezza. 

Facciamo un esempio pratico: tra il Saturnino che non tollera lo sfruttamento di un debole e il Saturnino che non tollera chi divulga una statistica o un metodo astrologico non conforme ai suoi standard, c'è una soglia di tolleranza minore nel secondo caso. Oggettivamente è lecito esporre un dissenso nel primo caso; mentre nel secondo è ingiustificato l'accanimento a prescindere dalle proprie credenze.

Come detto prima, la patologia si esprime non solo per la forza di tale durezza; ma anche per la durata. Per esempio si può essere inamovibili e duri per un certo periodo di tempo, ma poi concentrarsi su altro.  Infatti esistono gli organi preposti a infliggere punizioni, proprio perché nessuno possa farsi giustizia da solo diventando da "presunta" vittima a carnefice. 

Non è detto che il Saturnino sia necessariamente un mascalzone pronto a infliggere le sue pene. Anzi! Ma molto dipende dalla percezione soggettiva dell'offesa, che comunque, in condizioni non patologiche, viene via via dimenticata. Naturalmente ciò non è vero nel caso in cui l'offesa ricevuta, o l'infrazione compiuta sia oggettivamente grave. Ma anche in quel caso, esistono gli organi preposti a far sì che la parte lesa o che accusa non diventi a sua volta carnefice. Ma il Saturnino patologico non permette a nessuno di porgli dei limiti poiché è lui stesso che li impone. Il Saturnino patologico non accetta che gli si faccia la predica poiché è lui che stabilisce, soggettivamente, cosa può fare e cosa invece non dovrebbero fare gli altri per non essere incriminati da lui. Perciò costringe la sua "vittima" in una condizione di sottomissione. Cioè, per non subire la pressione psicologica esercitata dal suo carnefice, la vittima non può esprimere più sé stessa. Ed è il carnefice che valuta ciò che secondo lui, è giusto o sbagliato, spesso ingigantendo, sopravvalutando, esasperando ciò che vede nella sua vittima. 
Se per esempio la vittima usa un termine al posto di un altro allora è un impostore, un inetto; se ha un'idea che a lui non piace è un truffatore, se non vuole ascoltarlo allora è in cattiva fede, se la vittima si vanta allora deve deriderlo, se ha fatto qualcosa di buono deve svalutarlo etc. etc. E per il Saturnino patologico è del tutto legittimo perché una qualsiasi privazione del suo diritto di critica sarebbe percepito come una violenza. Non percepisce la violenza che fa agli altri, ma è molto sensibile alle imposizioni (infine vedremo il perché).

Il Saturnino patologico non si cura se sta esagerando o no e non si cura dello stato d'animo della sua "vittima" poiché, appunto, la rigidità delle proprie regole e dei propri giudizi, costringono la vittima a subire la punizione per una "colpa" ritenuta tale e che non può essere cancellata.  Ed è lì la patologia: la percezione che la presunta colpa attribuita alla vittima non possa mai estinguersi. In quel caso chi giudica diventa carnefice incapace di distinguere la linea di confine tra un giudizio e una persecuzione, a maggior ragione se il Saturnino patologico trova, ogni volta, ragioni per accusare la sua vittima. In questo modo crea un doppio legame per cui non può fare a meno della sua vittima per dare libero sfogo alle sue intolleranze, (a questio punto divenuta di vitale importanza per manifestare sé stesso) costringendo, al contempo, la vittima a subire una sofferenza perenne, vissuta come ingiustificata, esagerata, appunto maniacale.

Il Saturnino patologico vuol dare la colpa a qualcuno per qualsiasi cosa egli reputi intollerabile è giacché la tolleranza è bassa di default, allora sarà eccessivamente severo e cercherà qualsiasi pretesto per dubitare e per incolpare la sua vittima anche quando essa espressamente desidera non essere infastidita e non fa nulla di oggettivamente grave o punibile. E nel caso fosse punibile, è il Saturnino patologico stesso che vuole infliggere la punizione, appunto mostrando la sua intolleranza, la sua mancanza di elasticità, il suo dissenso, che spesso e volentieri sono espressi con durezza, disprezzo. La vittima è percepita come un "insetto" da schiacciare, demolire, punire. 

Non necessariamente impone il suo punto di vista o vorrebbe zittire il suo interlocutore. Ma giudica, sentenzia e punisce svalutando. Non tollera chiunque compia una deviazione dai suoi standard assai rigidi, spesso mascherati da un falso senso dell'etica e della morale. Infatti, la vera morale e la vera etica la troviamo nella tolleranza, nel rispetto del prossimo e non nel desiderio di individuare una colpa da infliggere a tutti i costi, anche per i motivi più assurdi, ma che per il patologico sono seri e imperdonabili.  

Il senso di colpa del Saturnino, quando patologico e investita su di sé, invece porta alla depressione, alla svalutazione di sé, ma sempre in funzione di un confronto intollerabile con gli altri, percepiti come accusatori o migliori. In questo caso la percezione è opposta alla precedente: l'estrema ipercriticità e sottovalutazione di sé possono portare alla vera e propria svalutazione; a vivere come una croce enorme ogni piccolo errore commesso o qualsiasi cosa percepita come tale.
 Giacché il Super-Io rappresenta il nostro genitore interiore, notiamo che nel Saturnino patologico si ripropone il rapporto con la figura paterna (o con le altre figure di attaccamento), vissuta, evidentemente come castrante e giudicante. Nella mente del bambino, tale condizione è chiaro che porta a numerosi epiloghi non necessariamente correlati al desiderio di comportarsi, a sua volta, come fece il padre. Ma questo è probabilmente vero nel caso del Saturnino patologico. Infatti il soggetto adulto percepirebbe come ingiusti e punibili tutti i comportamenti che deviano da una certa soglia, quasi come per punire il padre che un tempo fu percepito come ingiusto. Il senso di rivalsa nei confronti di un passato avverso può risolversi nei due opposti: o svalutando sé stessi o svalutando il prossimo. 

 In ogni caso, è l'insistenza e la forza energetica, come detto prima, a fare la distinzione tra un quadro patologico e uno sano. Lo stesso principio è applicabile non solo al Saturnino, ma anche a qualsiasi altro soggetto rappresentato dalla sua dominante planetaria.   

Questo qui è il grafico di Hitler. La dominante è Saturno perché congiunto al MC, ma anche Urano. Entrambi sono lesi. 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Che questo post possa essere d'aiuto per una felice autocritica e per abbandonare l'odio e il risentimento.

04 maggio 2018

I maniaci sul web

Tanti anni fa cominciai a studiare l'astrologia per conoscere il mio futuro per capire se avrei sofferto ancora. Nella mia infanzia, infatti, sono stato vittima di violenze fisiche e psicologiche. Mi interessava sapere soprattutto se dal mio tema di nascita venisse fuori questa cosa. 

Capire cosa scatta nella mente di un maniaco o di chi fa violenza fisica o psicologica è stato uno uno dei motivi per cui, invece, ho deciso di laurearmi in psicologia alla triennale.

Siccome nella vita si ripetono certe dinamiche, durante il corso della mia frequentazione del web sono incappato in maniaci e in altri individui che mi han fatto violenza psicologica per esempio ossessionandomi con accuse, o con messaggi anonimi, o con offese, o con la pressante insistenza. Del tutto legittimo esprimere il proprio giudizio e il proprio parere, ma sino a un certo limite che non deve essere superato.

Quando la percezione soggettiva di non fare del male gravissimo viene disillusa dalla percezione della vittima che appunto lo rende noto, lì subentra un reato punibile anche penalmente,a maggior ragione se poi la volontà di far del male è invece evidente. 

A prescindere da ciò che io posso aver fatto o detto, la violenza non è mai giustificata e nemmeno le ossessioni; poiché violenza genera altra violenza, soprattutto quando si è mossi dalla disperazione.  

Ognuno di noi, per sfuggire a tali persecuzioni, infatti, adotta le strategie che meglio crede; e sono tanto più importanti quanto più la percezione dell'offesa è grande. 

Anche dal punto di vista psicologico mi sono fatto un'idea ormai abbastanza completa del fenomeno e perciò ho deciso di scrivere un libro che parli anche della violenza sul web, alla luce delle mie conoscenze psicologiche e astrologiche. 

Il maniaco non si rende conto di esagerare e giustifica sempre le sue azioni ritenedo legittimo ogni intervento. Troverà sempre una ragione per giustificare le sue ossessioni e negherà di essere ossessionato. 

Io sono dell'idea che tutti possiamo sbagliare perché nessuno è perfetto; tutti possiamo perdere le staffe; ma l'importante è rendersi conto che non si può vivere una vita nell'odio. Però si può reagire alla violenza in maniera intelligente:

Prima di tutto non fatevi mai togliere il sorriso da nessuno.
Io farò di queste violenze il mio cavallo di battaglia per aiutare chi come me ha sofferto per gli abusi subiti. E lo farò con questo mio libro che approfondisce il tema sia dal punto di vista psicologico e sia dal punto di vista astrologico.

Quando non c'è ascolto alla parola "basta", noi possiamo difenderci denunciando gli abusi. 
La mia denuncia è contenuta in questo libro che verrà pubblicato da un'importante casa editrice italiana. 

Chiunque senta la necessità di sfogarsi raccontandomi la propria storia di abusi, troverà in me la massima empatia perché so cosa significa, ma ho avuto la forza di non farmi schiacciare. Anzi! 


28 dicembre 2017

Il ritorno di Maurizio



Che noia!

Maurizio Tonino già espulso dal sito Starchat qualche mese fa, è ritornato sullo stesso sito sotto falso nome (Neptune) per commentare la mia affermazione circa i significati della VII Casa. A mio modesto parere non esistono significati secondari e primari, ma ogni espressione astrologica si manifesta con egual misura. La VII Casa è in egual misura sia quella dei nemici dichiarati e sia qualle dei soci, del partner, del matrimonio, delle battaglie legali etc. Le Case astrologiche rappresentano delle totalità dove il simbolo si esprime con un ventaglio di possibilità. Sarà poi il caso, le esperienze della vita, l'ambiente a fare in modo che per uno specifico soggetto prevalgano di più certi significati. Ecco la risposta del Tonino:
 Come potete leggere, per Maurizio Tonino Astromauh, la maggioranza vince. Cioè il fatto che non se ne parli abbastanza avvalora la sua tesi poiché se fosse come dico io, allora gli astrologi avrebbero dato uguale peso nel descrivere anche le situazioni legate ai nemici dichiarati. 

In pratica è come se dicesse che la maggioranza vince. In questo caso il Maurizio Tonino commette il famoso errore logico denominato fallacia ad populum. Consiste nell’accettare o rigettare una tesi perché tale è l’orientamento delle persone della comunità in cui viviamo: modernamente, è il ragionamento per senso comune. In questo caso accetta l'opinione della maggioranza degli astrologi. Per spiegare al Tonino che la sua logica è fallace, ho citato il caso della Morpurgo che ha scoperto tante cose nuove e nessuno mai prima di lei, per esempio aveva notato la correlazione tra 2^ Casa e l'immagine. Possiamo dire che la Morpurgo sbagliava perché la maggioranza degli astrologi non ha mai notato nulla? Perciò quel che fa la maggioranza non è una ragione valida per confermare o rigettare la sua tesi. L'unico modo è quello di fare esperienza e verificare. Se la sua esperienza è diversa dalla mia, sinceramente poco me ne frega.

Pensate che il Tonino si sia fermato qui? No. Ha ripetuto il solito messaggio forse una decina di volte. È a quel punto che mi sono accorto chi si nascondeva dietro a quel nikname.

Il Maurizio, per sostenere con più forza la sua tesi cosa fa? la mette sul piano morale. E commette una forma più complessa di fallacia ad hominem: l’accusa d’interesse. In pratica si boccia una tesi sostenendo che chi la propone vuole ottenere o evitare qualcosa. Il Tonino applica sempre questa fallacia, questo errore di ragionamento, affermando che se io sostengo qualcosa è perché ne trarrei un vantaggio. 

Il Tonino però continuava a rincarare la dose:
A questo punto ci chiediamo? Perché cita la maggioranza se tanto poi egli stesso la rinnega? La domanda che dovrebbe porsi il Tonino è invece un'altra. Nel momento in cui la maggioranza degli astrologi parla della relazione tra VII Casa e matrimonio dovrebbe pretendere anche da loro la dimostrazione che ciò sia vero. Ma non la richiede perché questa nozione ormai è diventata un caposaldo dell'astrologia. Quindi anche in questo caso ciò che fa la differenza non è tanto la dimostrazione ma la verifica attraverso l'osservazione empirica. Ci crediamo non perché è stato dimostrato vero quel che tutti dicono, ma perché lo abbiamo constatato con i nostri occhi e sulla nostra pelle. Ma tornando alla Morpurgo, nemmeno lei aveva dimostrato che la 2^ Casa ha a che fare con l'immagine; eppure ora è una "verità" considerata da moltissimi astrologi perché l'hanno sperimentata sulla loro pelle. 

Il Tonino tratta l'astrologia come se fosse una scienza ed è questo il suo limite. Ma a me sta bene che il Tonino sostenga le sue idee e mi sta bene che commetta tutte le fallacie che vuole o che dica che le mie tesi sono ridicole. Ma a patto che lo si dica una volta e basta, perché poi si diventa inopportuni. E infatti Maurizio Tonino Astromauh, che in tal caso si firmava con il Nik Neptune, è stato espulso. 
OSSESSIONI

 Maurizio Tonino voleva un confronto quando sono anni che glielo nego. Come avete potuto constatare non sono certo a corto di risposte e argomenti per controbattere alla sua "logica". Perciò il mio rifiuto categorico sta nel semplice fatto che non mi piace la sua insistenza maniacale. Perciò quando mi accorgo che torna ancora a rompermi le scatole non mi rimane altro che citare questi due link:
e
Infatti chi legge le sue risposte sui vari siti web potrebbe pensare si tratti solo di una persona un po' insistente e sbeffeggiante; e non sanno che in verità dietro a quella insistenza si nasconde una vera e propria maniacalità costituita dal fatto di venire a scrivere proprio dove sto io, da anni e anni, nonostante gli abbia chiesto milioni di volte di lasciarmi in pace. 

La domanda da porre a Maurizio Tonino Astromauh è questa: 
perché è venuto a disturbarmi ancora? E perché farlo attorno al giorno del mio compleanno? Come potete notare dal secondo link, Maurizio ha un database dove archivia tutte le mie risposte come farebbero i maniaci. Quindi conosce bene la mia vita e sa benissimo che in questo periodo avrei vissuto non solo il mio compleanno ma pure il transito di Saturno sul Sole radix. Quindi pensava di potermi colpire in un momento astrologico in cui sarei stato più debole. Fortunatamente non è riuscito nell'intento perché debole non sono affatto.

Siccome il Tonino non ha digerito l'espulsione si è scatenato a scrivere un articolo contro di me persino il giorno di Natale! E ieri ha scritto:
Un bugiardello patentato senza più armi da sparare, ormai giunto al capolinea. 
Erano anni che non tornavo a parlare di questo personaggio. Però ho fatto una piccola eccezione.

IL GATTO E LA VOLPE

Mesi fa scrissi due post sul sito di Eridano. Ma quando mi sono accorto che sul forum non esisteva moderazione sono andato via. Infatti il Tonino poco tempo fa è venuto anche lì. Casualità? 
Astromauh aveva la premura di contattare questa rose, nome originale Giacoma Antonini, un'altra che guarda caso ha in comune alcune posizioni natali di Maurizio: Sole in Pesci e Marte in Toro. Maurizio, che è uno stalker, voleva una spalla. E la voleva nella figura della Antonini (notate l'assonanza col Tonino?) che su Eridano mi importunava (anche lei espulsa da Starchat per la sua maleducazione). Come valutate questo comportamento? 
Il gatto e la volpe...

THE END? 
Ho scritto un po' di messaggi sul blog del Tonino e lui naturalmente non li ha pubblicati.
Spiegavo a Maurizio, e per l'ennesima volta, che non può tormentarmi per le sue battaglie ideologiche. Il tempo dei confronti è passato ormai già da un pezzo. L'insistenza è segno di infantilismo. Ho spiegato al Tonino che io non so se lui sia un galeotto, ma è vero che è un maniaco in quanto continua a perseguitarmi. Che motivo aveva di iscriversi nuovamente su di un sito da cui era stato già espulso? E che motivo c'è nel scrivere per forza dove sto io? Non credete che tutto ciò sia dannatamente infantile e una inutile perdita di tempo?

Pubblicamente posso anche sbilanciarmi e voglio credergli: non penso sia un galeotto e mi scuso se nel tentativo di mostrare le sue magagne ho citato in causa un blog dove si sospettano attività delinquenziali. Maurizio Tonino è solo il mio maniaco stalker e non un galeotto. Spero che questo possa essere sufficiente per spingere il Tonino a non scocciarmi mai più. Ma siamo sicuri che la smetterà? Provando a dare uno sguardo al suo tema di nascita notiamo:
Vendicatività da ascendente Scorpione,
Marte in Toro che esercita una violenza apparentemente mite, ma sfiancante,
Sole in Pesci che mostra doppiezza e caos,
Mercurio dissonante a Saturno che indica rigidità di pensiero e volontà di imporsi,
Saturno in Scorpione dominante che indica durezza, vendicatività, sadismo (perché leso).
Sono passati 10 anni forse, e la mia richiesta è sempre la stessa. Maurizio Tonino, lasciami credere in ciò che voglio.  Non mi disturba che tu creda in altro, ma lasciami in pace. Buone feste. 

Questo è un blog serio, dove cerco di fare astrologia nel modo più serio che posso. Non ritengo di possedere la verità ma faccio del mio meglio. Dopo vent'anni di studi e diatribe sono giunto al punto di non voler più alcun tipo di confronto/scontro con nessuno. Per cui non perdete tempo a scrivermi se avete intenzione di contestarmi e non fatemi perdere tempo perché non mi importa nulla delle contestazioni. A tal riguardo invito a leggere questo mio articolo scritto qualche giorno fa, e che insegna il valore del tempo. 

Per chi volesse superare le proprie ossessioni, ecco un link che potrebbe interessare:
---CLICCA QUI---

NON È LA FINE...
---CLICCA QUI PER L'ULTIMO SPROLOQUIO DI MAURIZIO--- 

Chiedendo di smetterla lui la smette? Hahhaahahah Ovviamente no. Anzi! Scatena tutta la sua maniacalità.  Roba da ...pazzi!