Già in passato mi ero occupato di questa tematica ma voglio ritornarci nuovamente per approfondire il discorso. Tante volte, quando siamo alla ricerca di qualcosa di importante che non arriva, ci viene detto “non ci pensare, perché le cose accadono quando meno te lo aspetti”. Io ritengo che questa frase sia assolutamente sbagliata, usata in modo improprio e vi spiegherò il perché. Tante volte ci capita che le cose accadono quando non ci pensiamo. Ma possiamo affermare che sono accadute PERCHE’ non ci stavamo pensando? E’ illogico affermare una cosa del genere; infatti non esiste alcun nesso CAUSALE tra il “non pensare” e “l’accadere delle cose”. Le cose accadono perché devono accadere, sia che pensiamo ad esse, che le desideriamo ardentemente, e sia che non ci pensiamo affatto. Accadono perché debbono accadere o perché siamo noi a farle accadere. Nel primo caso la questione dipende da fattori astrologici: le cose accadono perché i pianeti sono posti in angolo tale da attivare quello che c’è in potenza, considerando una serie di variabili. Nel secondo caso invece, i fatti accadono quando facciamo tutto il possibile per farle accadere: attraverso il lavoro, la volontà, la passione. Oggi esistono migliaia e migliaia di psicologi che spiegano il tutto attraverso la famosa “legge dell’attrazione” (le due cose non funzionano separatamente ma in modo sinergico). Eppure esistono casi in cui gli sforzi non vengono ricompensati. Questo ci autorizza a pensare che la soluzione sta nel non pensarci? E’ vero che tanto più pensiamo a una cosa e meno riusciamo ad ottenerla? Falso. Perché è in contraddizione con le due leggi precedenti. Se dobbiamo ammettere che questa affermazione è vera, allora necessariamente le altre due devono essere false. Ma allora da cosa dipende il fatto che le cose non accadono nonostante i nostri sforzi? Le ragioni sono molteplici: gli astri sono posizionati in modo tale da non favorire i nostri desideri, i nostri sforzi sono male orientati, abbiamo adottato una strategia sbagliata, non esistono i presupposti a finché la cosa possa svilupparsi nel modo in cui desideriamo, abbiamo astralità tali che i fatti si manifestano necessariamente in precise direzioni ad esclusione di altre.
Ricapitolando:
1) Le cose accadono grazie alle posizioni astrologiche
2) Le cose accadono grazie allo sforzo della propria volontà
3) Quando le cose non accadono dipende da:
a) Dissonanze astrologiche
b) Pensiero negativo
c) Sforzi male orientati
d) Strategie sbagliate
e) Presupposti non sufficienti a garantire la realizzazione di un fatto.
Inoltre:
“Le cose accadono quando meno te lo aspetti” è falso perché:
1) Siamo noi a farle accadere
2) Sono gli astri a farle accadere e quindi possiamo prevederle
Qualcuno potrebbe obbiettare che nonostante ciò, qualche volta, sia possibile che le cose accadono proprio perché non ci pensiamo, nonostante le premesse di cui sopra. Beh, si tratta di un’affermazione tutta da dimostrare. Nonostante sia contro ogni logica, qualcuno ha davvero tanta difficoltà a rinunciare a questa affermazione. La convinzione dipende da una fallacia logica, da un errore di ragionamento: si tratta di saltare a conclusioni sulla base di premesse insufficienti. Questo modo di ragionare è comunissimo e viene applicato in ogni settore qualsiasi sia la propria cultura, intelligenza, ceto sociale.
Vi svelo dov’è l’errore attraverso le indicazioni della logica formale:
*Se io non penso a un fatto esso accade= il fatto accade quando non ci penso.
∀X (X ¬PF)→(FA)
Per tutti (∀) gli x, se x ha la proprietà di non ( ¬) pensare a un fatto (PF) allora ( →) il fatto accade (FA)
L’inferenza è scorretta: si tratta di una “fallacia logica”
Infatti:
1) Concludiamo con una generalizzazione sostenuta da premesse insufficienti.
Infatti:
se io non penso a un fatto ed esso accade, ciò non significa che la cosa dipende dal fatto che io non ci abbia pensato; il fatto potrebbe dipendere da mille altre cose e dunque la conclusione potrebbe essere sbagliata. Potremmo invece dire:
*Se io non penso a un fatto esso accade=potrebbe dipendere dal fatto che non ci penso
Questa è una frase esatta dal punto di vista della logica formale, ma inesatta dal punto di vista dei contenuti.
Andiamo più a fondo e cerchiamo di capire perché i contenuti sono inesatti:
*I fatti accadono quando non ci penso (FA)↔ ¬(P) “i fatti accadono (FA) se e solo se (↔) non ci penso (¬P)
Domanda: è sempre così?
Assolutamente no! Altrimenti gli psicologi farebbero meglio a buttare nel fuoco tutti i testi che insegnano la famosa legge di attrazione per migliorare la qualità della propria vita magari attraverso il pensiero positivo e l'attuazione di strategie appartenenti alle persone vincenti. La stessa fine dovrebbero fare i testi di astrologia che invece, contrariamente ai miscredenti, danno prova di fornire indicazioni per fare previsioni. Pensare a ciò che ci interessa, indica necessariamente che non debba accadere? Non potrebbe essere che i fatti accadano indipendentemente dal fatto che ci pensiamo o meno? Infatti, l’esperienza potrebbe essere concentrata a considerare tutti i casi in cui le cose sono accadute mentre non ci pensavamo, ed escludere tutti i casi in cui invece l’abbiamo ottenute pensandoci. Evitare questo ragionamento significa commettere una fallacia logica sul processo induttivo.
Assolutamente no! Altrimenti gli psicologi farebbero meglio a buttare nel fuoco tutti i testi che insegnano la famosa legge di attrazione per migliorare la qualità della propria vita magari attraverso il pensiero positivo e l'attuazione di strategie appartenenti alle persone vincenti. La stessa fine dovrebbero fare i testi di astrologia che invece, contrariamente ai miscredenti, danno prova di fornire indicazioni per fare previsioni. Pensare a ciò che ci interessa, indica necessariamente che non debba accadere? Non potrebbe essere che i fatti accadano indipendentemente dal fatto che ci pensiamo o meno? Infatti, l’esperienza potrebbe essere concentrata a considerare tutti i casi in cui le cose sono accadute mentre non ci pensavamo, ed escludere tutti i casi in cui invece l’abbiamo ottenute pensandoci. Evitare questo ragionamento significa commettere una fallacia logica sul processo induttivo.
Quindi possiamo ammettere che i fatti accadono quando non ci penso ma è illogico indurre (in questo caso non c’entra la deduzione) che ciò dipende dal fatto che non ci ho pensato, semplicemente perché ho la prova (attraverso l’esperienza) che le cose accadono anche quando ci penso, quando le desidero ardentemente. Qualcuno ha il coraggio di negare questa evidenza?
Però potrebbe essere che per davvero qualcuno, esercitando la volontà, non sia mai riuscito ad ottenere quello che voleva; ma questa è esperienza personale; e l’esperienza personale non può essere estesa a generalizzazione valida per chiunque! Ennesima fallacia logica di “generalizzazione induttiva”.
Possiamo dire che nell’insieme delle esperienze umane esistono casi in cui i fatti accadono anche quando non ci pensiamo. Ma come al solito ciò non significa che il non pensarci implichi necessariamente che il fatto accada. Come spiegato prima è contro la logica sia dal punto di vista formale che dei contenuti.
Inoltre, se la nostra esperienza ci informa che le cose sono accadute quando meno ce lo aspettavamo, non significa che le cose per davvero accadono in questo modo: infatti potrebbe essere che non si abbiano gli strumenti necessari e sufficienti per poter prevedere l’evento e comprendere sino a che punto è stato determinato da noi o da altro. Ovviamente chi pratica l’astrologia può individuare uno o più eventi analizzando il quadro astrale. Per un astrologo dunque, le cose non potranno mai capitare quando meno se lo aspetta perché lui è allenato e abituato a individuare, attraverso l’astrologia, non solo se capiterà un certo evento, ma anche quando capiterà. E’ naturale che stiamo parlando di astrologi esperti; ma alle volte si può sbagliare. Ma lo sbaglio dipende da una errata interpretazione delle posizioni astrologiche e non dal fatto che alcune cose possano sfuggire ed essere unicamente determinate dal caso. Infatti, attraverso un analisi a posteriori è possibile comprendere come mai è stato commesso l’errore. Quindi, ricapitolando, chi crede che per far accadere le cose basta non pensarci, commette una fallacia logica; ma è anche sprovvisto degli strumenti per comprendere sino a che punto e che relazione esiste tra gli astri e la propria volontà. A tale riguardo raccomando di leggere questo articolo: http://alramiastrologo.blogspot.com/2011/04/astrologia-quantistica-la-legge.html
Qualcuno potrebbe obbiettare che non esiste alcuna volontà e che non esiste nemmeno un influsso astrologico. Beh, lecita o meno, questa affermazione appartiene a chi non ha il desiderio e gli strumenti per approfondire abbastanza la tematica, tanto quanto basta per ricredersi.
Altra obbiezione che potrebbe sorgere è questa: se le cose devono accadere a prescindere dalla nostra volontà, che senso ha pensarci? Ho detto prima che non è propriamente così. Infatti a finché un astro possa esprimersi verso una certa direzione piuttosto che un'altra, devono sussistere una serie di condizioni. Infatti i pianeti rappresentano un ventaglio di possibilità dipendenti da alcune variabili ambientali, non per ultime quelle relative al proprio operato.
E’ nel non aspettarci qualcosa che la cosa accade? Oppure le cose accadano quando non ce l’aspettiamo semplicemente perché non abbiamo gli strumenti per prevederlo?
Considerando la prima affermazione come valida, anche al di la della logica, asseriamo che potrebbe esserci come una specie di “magia”, una specie di legge universale che fa accadere le cose quando non ci pensiamo più. In natura invece le cose accadono per legge di causa ed effetto o per sincronicità. Pensarla diversamente significa fare finta che queste leggi non esistono o che in casi particolari (come per esempio le questioni d’amore) lasciano spazio a quest’altra. Questa legge esiste solamente per chi non considera il reale funzionamento delle cose: questo accade perché mancano le conoscenze per giungere alle evidenze che ho mostrato attraverso l'uso della logica, del ragionamento ma anche grazie all'esperienza e alla conoscenza di cose che molti ignorano.