07 gennaio 2017

Difendersi dall'Ego


Molti di voi sanno che io non sono uno che segue la massa, non sono una pecora nel gregge e il più delle volte scrivo cose che non sono condivise quasi da nessuno. Perché io rifletto. Se ad un tratto divenissi condivisibile vorrebbe dire che sono diventato banale, ovvio, scontato, come tutti gli altri. Proprio perché sono diverso e non mi faccio abbindolare da certi discorsi filosofici e spiritualizzanti (mi riferisco ai discorsi spiccioli e non a quelli veri di grande saggezza), oggi voglio venire in difesa dell'Ego e il titolo del post è ovviamente una provocazione. Se avessi scritto "difendere l'Ego", certi spiritualisti (quelli finti) avrebbero gridato all'eresia e non avrebbero nemmeno cliccato per leggere.

Cos'è L'Ego? Viene più comunemente definito "io", e serve a mediare tra l'Es, la parte pulsionale, istintiva, animalesca, e il super-io, la parte castrante, severa, privativa di ognuno di noi. Possiamo considerare l'ego come l'arbitro che cerca di mettere pace tra questi due estremi: tra il nostro animale interiore e il nostro genitore interiore. 

Però oggi fa più tendenza parlare di Ego alla maniera orientale. Per la società contemporanea si tratta di un mostro da combattere, di una serpe velenosa, ed è sinonimo di vanità, attaccamento, dipendenza. E fa soffrire. Secondo la filosofia orientale bisognerebbe aspirare all'arte della rinuncia. 

Stando a quanto scritto su questo sito:

"L’ego non vuole unione e spinge alla separazione. L’ego infatti nasce per la prima volta quando l’essere umano esce dal pensiero di unità ed entra nel pensiero di “io” contrapposto a “tu/voi”.
Quindi per riportare la mente all’unità occorre mettere da parte l’idea di “io” e riportarla all’idea di “noi”. Dove per “noi” si intende l’umanità che ci circonda, gli esseri visibili e invisibili e il Cosmo tutto".

Indubbiamente queste sono le parole acchiappalike, quelle che catalizzano l'attenzione e soprattutto il consenso dei lettori. Ma sono anche quelle che, a mio parere possono trarre in inganno .

La struttura stessa del pensiero è duale: il cervello separa individuando le differenze e unisce usando le analogie, le similitudini. Si tratta di due parti ugualmente importanti per la nostra sopravvivenza. Bisogna solo imparare a trovare un equilibrio tra questi due estremi che comunque ci permettono di conoscere e comprendere il mondo, che ci permettono di scegliere. Questa cosa dell'unità col cosmo, della mente duale che non va bene, a mio modesto parere è una fesseria mostruosa in totale contraddizione con la struttura stessa della mente e del pensiero. Abbiamo due emisferi e non uno; e l'integrazione dei due emisferi è una danza, un equilibrio, una fusione di due fattori: quelli logici e quelli creativi, per la cooperazione. Ma non smette mai di esistere una parte destinata alla sintesi e una parte destinata all'analisi, una che lavora per definire l'io rispetto al noi, e l'io rispetto al voi.

Devo ammetterlo: tutto il sapere tramandato da certi pensatori, soprattutto orientali, mi snerva. Mi snerva non il pensiero in sé per sé, ma mi snerva come viene accettato troppo dogmaticamente dalla gente che ha bisogno di certezze e di risposte per comprendere e superare il proprio dolore. 

Se andate da uno psicologo o da un coach per lo sviluppo delle vostre risorse personali, non vi dirà mai che dovete arrestare ogni vostro desiderio per essere in comunione con l'universo. Quelle sono solo belle parole d'effetto. Su di me, certamente non fanno alcuna presa. Anzi, ho dimostrazione pratica che è assolutamente GRAVE mettersi contro il proprio Ego.

Voglio raccontarvi questo aneddoto: circa una ventina d'anni fa, quando vivevo a Torino per seguire gli studi universitari cinematografici, frequentavo un gruppo pseudo-politico, il movimento umanista, che promuoveva le idee di un certo Silo. Durante gli incontri si faceva un lavoro personale equiparabile a una specie di psicoterapia dove l'obbiettivo era quello di sciogliere alcuni nodi interiori. Ricordo che la cosa mi affascinava molto e dopo alcuni anni di frequentazione arrivai a toccare un punto della mia personalità che mi portò da un lato una certa serenità interiore, ma dall'altro la totale perdita del mordente e della motivazione. 

Voglio dire che l'Ego è una parte fondamentale della nostra esistenza perché desiderare significa andare avanti, vivere, e se vivere significa anche soffrire, questa è la "regola del gioco". Mi piace citare sempre Popper quando dice che tutta la vita è risolvere problemi. È lì che sta l'evoluzione, la crescita, il miglioramento. Sta anche nella competizione, nel desiderio. Per esempio io ho un sogno che allo stato attuale delle cose mi fa soffrire: voglio lasciare un segno nel mondo, voglio fare la mia parte, dare un contributo unico, fare qualcosa di importante e speciale. Tutto il mio lavoro di ricerca astrologica viaggia in questa direzione. 

Ma c'è, purtroppo, il fatto che non sono sostenuto quasi da nessuno, anche perché forse sono troppo "oltre". Qualcuno potrebbe farsi una risatina e pensare che in quest'ultima frase c'è solo tanta spocchia e presunzione (che poi è quel che mi si contesta sempre). Invece è autocoscienza, onestà pura al 100%. 

Ve lo dimostro: circa cinque anni fa, quando mi confrontavo con i vari utenti finti astrologi sui vari gruppi pseudo-astrologici di Facebook, leggevo alcuni commenti e, avendo studiato logica modale, riuscivo a riconoscere fallacie logiche in ogni commento scritto dagli altri: errori di petitio principii, sul modus ponens, sul tollens, e mille altre cose. Quando lo rendevo noto, mi si diceva "tu vuoi convincere per forza che la tua logica è migliore della mia". Quando in un gruppo di fisici veniva fatto la stessa cosa a riguardo della costruzione dei miei discorsi, io non facevo l'offeso; ma ero totalmente affascinato da come lo studio della logica può aiutare a formulare pensieri e argomenti nella maniera migliore possibile, per sbagliare il meno possibile. Umiltà. Si chiama così.  

Quei finti astrologi con cui mi confrontavo, invece, non capivano nemmeno di cosa stessi parlando perché non riuscivano a vedere al di là del loro naso. Non hanno preso le mie correzioni come uno stimolo per migliorarsi (esattamente come ho fatto io), ma hanno solo offeso spostando l'attenzione sul lato personale, accusandomi di essere solo un gran presuntuoso. Beh, cosa si può fare quando proprio la gente non ci arriva? Ti senti frustrato al massimo perché sai con matematica certezza di essere nel giusto, perché hai studiato, mentre tutto quel che dirai e farai non sarà capito. Ma senza questa sofferenza dell'Ego, non avrei continuato ancora e ancora a studiare ampliando la mia biblioteca con testi ancora più complessi. È questa frustrazione che mi spinge a migliorarmi, che mi fa desiderare ancora di più un riconoscimento e che mi fa sentire speciale.

È la frustrazione che talvolta fa andare avanti, che fa superare i propri limiti, che fa raggiungere vette e fa lasciare il segno! Senza quegli studi e quelle conoscenze sarei ancora allo stato di incoscienza più totale di molti finti astrologi. 

L'astrologo vero, a mio parere, così come il vero psicologo, non dovrebbe mai fare il santone zen che avvisa dei pericoli dell'Ego; ma all'opposto deve invogliarlo a seguire la propria strada, a trovarla, e a superare le difficoltà. Non deve mai dire al proprio consultante qual è la strada da seguire, ma deve aiutarlo a trovare la sua. Eliminare l'Ego significa obbligare a seguire una strada che non è la propria; è come privare un ragazzino della sua bicicletta: non correrà il rischio di farsi male ma non potrà mai fare un'impennata o un salto mortale su di una pista. E tutto perché lo dice la filosofia orientale? Ma siamo impazziti?

Qualcuno potrebbe dire che le cose, se è destino, accadono quando smettiamo di cercarle. Cazzata! Smettetela di dire cretinate, porcherie, bugie! Smettetela di fare i santoni! Volete imparare a vivere coi piedi per terra? Queste sono frasi stupide acchiappalike per convincere gli ignoranti, gli stupidi, i creduloni, i pigri. Nella mia vita, nulla sarebbe accaduto se non ci avessi messo impegno, dedizione, volontà, passione, desiderio, frustrazione. Se non avessi usato tutto l'impegno di questo mondo e non avessi mai desiderato, pianto, scalpitato, applicato strategie, non avrei mai raggiunto il più grande obbiettivo della mia vita: l'amore. È stato grazie a tutto ciò che ho trovato la mia anima gemella e non certo facendo finta di nulla, rilassandomi, facendo "pace con l'universo", o facendo il santone zen. 

Questa idea dell'Ego da frenare è una bestemmia, una panzana, una trovata orientale per controllare il popolo suddiviso in caste. Arrestare ogni desiderio: perché? Perché così è più facile che non ci siano insurrezioni contro chi si trova a vivere in una casta privilegiata. E così il desiderio diventa il peggior nemico della nobiltà. Aprite gli occhi! La filosofia è filosofia, è solo un'idea, un pensiero, una delle tante verità, non la verità assoluta! Questa è manipolazione, controllo! Ve lo avevo detto: io non sono la pecora nel gregge. Le filosofie orientali, le varie ammonizioni contro l'Ego, sono solo filosofia, idee, suggerimenti, non verità assolute. Svegliatevi! 

Credersi migliori di quel che si è non è necessariamente una cosa negativa. Poi ci si deve scontrare con la realtà, ma sta a voi imparare e comprendere se è vera questa grandezza. E perchemmai demonizzare chi si sente forte, grande, intelligente, migliore di altri? Svegliatevi! È solo un fattore culturale! L'unica cosa che dovrebbe interessare non è chi ci crediamo di essere, quanto abbiamo stima di noi e quanto mostriamo ciò al mondo; ma l'importante deve essere sempre quella dell'onestà, della rettitudine, della morale. È il troppo che stroppia che va evitato e non L'Ego tout court. Svegliatevi. 

La cosa più odiosa è quella che tutti si atteggiano a psicologi. Sta proprio lì l'ego! Sta nell'abuso, nella presunzione di aver capito come funziona la vita e la psiche. Lasciate questo compito agli esperti. Grazie. 

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Buongiorno Giuseppe. 
Ti chiedo gentilmente l'interpretazione del mio Tema Natale e della Rivoluzione Solare 2016 e 2017. 
- Data, luogo e ora di nascita: (...).
Attendo tua comunicazione. 
Grazie. 
A presto Rita

 Gentile lettrice, lei è fortunata perché ha dovuto aspettare poche settimane prima di ottenere questa risposta. C'è chi aveva perso le speranze; ma come ho scritto più volte, ormai sono un po' più libero dagli impegni ma non credo che questo momento di relax durerà a lungo. Infatti dal mese prossimo ricomincia lo studio perché dovrò prendere l'abilitazione per iscrivermi all'albo degli psicologi Italiani. Forse potrò rispondere a una caso a settimana. Forse...

Veniamo a noi, ma mi consenta una divagazione. L'altro giorno una mia cara consultante mi contatta dicendomi che avevo detto una cosa sensate quando l'avvisai che avrebbe avuto importanti problemi alla vista. Ovvio: Nettuno dominante che si oppone al Sole! Ma lei pensava che dipendesse dal suo Giove in Ariete perché gli occhi si trovano sul viso e secondo l'astrologia classica tutto ciò che è al di sotto del naso esce dalla giurisdizione dell'Ariete. Non ci credo ovviamente. La logica è semplicissima, però nessuno la capisce: secondo il suo parere, un problema di salute potrà mai essere espresso da un pianeta che non ricopre un posto importantissimo nel proprio TN? Se un pianeta è dominante è ovvio che porta con sé anche le patologie a cui è correlato. Naturalmente il discorso è più complesso, ma per sommi capi la regola generale è questa. Ho usato questo episodio per fare una brevissima lezione che comunque è pertinente col suo caso: infatti lei ha Nettuno che si oppone al Sole, entrambi dominanti, e quindi è possibile che i problemi alla vista possono esservi: tra l'altro tutta la I Casa è in Vergine e il che conferma il dato di cui sopra. 

A dire il vero, però, sono le problematiche ossee (denti, etc.) a destare più di un tormento, perché abbiamo uno stellium in X; e giacché la X è in analogia col Capricorno e questo è legato alle ossa, allora la X riguarda le ossa, prevalentemente le ginocchia. E riguarda anche la pelle. 

Si tratta di un Tn un po' filosofo perché abbiamo valori Toro e 2^ Casa e Marte in Sagittario. Ma esiste anche un lato più sbrigativo e poliedrico dato dalla congiunzione Luna-Mercurio in Gemelli che rende brillanti, spigliati, agili dal punto di vista mentale, letterario, linguistico. L'arte, perchennò? Lo sostiene anche il creativo ascendente Leone; e potrebbe godere anche di una discreta popolarità. Non mi sorprenderei se fosse presidentessa di qualche associazione. 

La RS in corso mostra qualcosa di ambiguo dal punto di vista affettivo perché c'è Venere in 5^, cuspide con la 6^, che ci parla di un discreto miglioramento in ambito professionale e sentimentale. Però dall'altro lato c'è Saturno vicino all'ascendente che non aiuta affatto a vivere anni sereni e e gioiosi. Porta malinconia, tristezza, scocciature, pesantezza; ma gioie no. E allora quella Venere? Non so. Può essere che nonostante sia un anno di rinunce e privazioni vissuto con una sorta pesantezza sulle spalle possa essere almeno favorito da qualche piccola gioia d'amore o relativa ai propri figli. Comprendere la direzione di tali posizioni è assai difficile senza conoscere la situazione in oggetto. Giove in 9^ mi piace molto perché almeno porta nuovi interessi, viaggi, conoscenze interessanti, nuovi studi. Mi faccia sapere.