18 marzo 2013

il libro astrologico di Al Rami



 
Cari lettori, ecco per voi una chicca: la prefazione del mio libro astrologico che vedrà la luce tra pochi mesi. Il titolo è ancora un segreto. Vi preannuncio che parla d'amore il tutto sarà trattato considerando una novità assoluta che naturalmente non vi rivelo, per il momento

Prefazione
Quindici anni fa, quando cominciai a leggere libri di astrologia non immaginavo che sarei arrivato sin qui. Tutto accadde che ero piccolo: potevo avere otto nove anni.  Ogni volta che andavo a casa della nonna materna prendevo il solito librone che conservava in cima a una libreria con un letto a scomparsa. Era uno di quelli dalla copertina rigida e con le pagine piene di immagini colorate. Sfogliavo quel libro dall’odore di nuovo, mi soffermavo a guardare tutte le figure e a leggere le didascalie. Mi ero sempre interessato a libri di paleontologia, quelli sui dinosauri e i fossili, ma un libro del genere non lo avevo mai visto prima, non era capitato mai tra le mie mani. 

Era davvero suggestivo vedere il disegno di un uomo con arco e frecce e con un cavallo al posto delle gambe; nulla che avessi mai visto in tutti gli altri libri: si trattava dell’immagine del mio segno zodiacale. Il librone comprato da mio nonno, uno scorpione doc, era quello che mi aveva colpito più degli altri. Lì avevo potuto vedere per la prima volta un’immagine dello zodiaco con tutti i segni zodiacali al suo interno. Quello è stato il momento della mia vita in cui per la prima volta sono venuto a conoscenza dell’astrologia. Molti anni dopo, durante la mia permanenza a Torino per gli studi universitari finalmente è accaduto che incrociassi una libreria specializzata in testi esoterici e astrologici. 

Così ho acquistato la “nuova guida all’astrologia” del maestro Ciro Discepolo e da quel momento la mia concezione della realtà è cambiata completamente: sapevo che attorno a me c’era qualcosa di più di quello che riuscivo a guardare con gli occhi e a toccare con mano. La risposta dei miei parenti è che dovevo tornare coi piedi per terra, che “certe cose” sono solo sciocchezze per creduloni, che dovevo badare a cose più pratiche ed essenziali. 

Ancora oggi che ho raggiunto un discreto livello di competenza in questa materia, qualcuno mi guarda di traverso con la certezza matematica che io stia perdendo solamente tempo prezioso per cose da visionari. Per molti è assurdo che l’astrologia possa funzionare davvero soprattutto perché ancora la confonde con gli oroscopi della tv o dei giornali di gossip e quotidiani; e poi la scienza ufficiale dice che sono tutte sciocchezze, quella stessa comunità scientifica che ancora non è in grado di spiegare tutti i fenomeni naturali o che cerca di spiegarli con ipotesi spacciate per verità assolute a cui, noi diamo il massimo della credibilità. Impariamo ciò che ci insegnano in fin dei conti: come potrebbe essere altrimenti? Ci fidiamo di chi ci dicono sia competente e il risultato alle volte è un rigido ancorarsi al dogma scientifico come unica possibilità per conoscere la “verità”. Ma ciò che penalizza la diffusione della verità è pure e soprattutto il fatto che i ciarlatani e i truffatori, abusando della professione dell’astrologo, estorcono grosse cifre di denaro anche a persone di una certa levatura culturale, se esse sono disperate o psicologicamente turbate. 

Aggiungiamoci pure che l’astrologo spesso viene confuso con chi legge la mano, i fondi del caffè o chi realizza pentacoli da mago; e c’è chi coglie la palla al balzo scrivendo cose inaudite e completamente errate sull’antica arte di Urania (1) Non mi meraviglio perciò, che qualcuno possa guardarmi come una persona dalle scarse capacità razionali, una persona plagiabile e manipolabile, oppure io stesso un imbonitore pronto a speculare sulla credulità popolare. Mi rendo conto che la situazione è particolarmente delicata e conosco il rischio che corro esponendomi pubblicamente senza “reti di protezione”: ho già sperimentato cosa significa subire insulti, offese, vedere criticate le mie capacità di ragionare o essere additato come un “mago” che nel duemila crede ancora nelle favole.

 Tutti si atteggiano a professori, dicono di avere la verità in mano e affermano che credere nell’astrologia significhi essere irrazionali o stupidi; però sono le stesse persone che ogni tanto leggono l’oroscopo sui quotidiani o lo ascoltano in televisione. “Sono tutte sciocchezze ma quell’astrologo della TV ci becca sempre!” dicono.  La mia reazione è quella di rimanere basito dinnanzi a tanta ingenuità, quella di chi appunto afferma che gli “oroscopari” ci beccano sempre. Non cambiano idea nemmeno se gli spieghi che l’oroscopo è solo un gioco, che non c’entra nulla con l‘astrologia seria e che le affermazioni dell’oroscoparo sono formulate in maniera tale che possono adattarsi a chiunque. Avrete certamente capito che quindi io non parlerò di oroscopi e di segni zodiacali come si fa al “mercato del pesce”. Pertanto, scusatemi se talvolta ciò che leggerete non sarà in accordo con quello in cui avete sempre creduto dell’astrologia e se alcuni concetti risulteranno un po’ difficili da recepire. Ho deciso di scrivere questo libro perché sento che la mia esperienza e conoscenza potranno essere utili per avere un punto di vista in più rispetto a quello che ci accade ogni giorno.

Questo è un libro che parla di tante cose e tra esse c’è anche l’affinità di coppia osservata alla maniera dell’astrologo: mi propongo di stabilire in che modo la mia materia può essere utile per comprendere qualcosa in più sulle relazioni in genere;  ma per far questo metto in comparazione diversi saperi:  filosofia della scienza e psicologia, meccanica quantistica e sociologia, misticismo Buddhista e biologia, Cristianesimo e logica solo per citarne alcuni. In sostanza il rapporto di coppia è un pretesto per spiegare pure su cosa si basa l’astrologia, e quindi questo risulta essere un testo dove si filosofeggia un po’ sul destino e sulla nostra realtà. Non spaventatevi: si tratta di nozioni facili da comprendere e vi assicuro che rimarrete incollati su queste pagine senza annoiarvi nonostante tratterò argomenti che richiedono un po’ la riflessione. 

Molto del materiale che leggerete qui è frutto di numerosi confronti con laureandi in fisica, filosofia e matematica che ho avuto modo di conoscere su internet: se è vero che gente di una certa levatura culturale è disposta a credere in certi fatti cosiddetti “aleatori”, è anche vero che esistono altrettanti studiosi così ancorati alle loro certezze o al sapere diffuso dai media, da rifiutare ogni possibilità di dialogo. Alcuni però si sono dimostrati abbastanza aperti di mentalità da poter contribuire al mio lavoro. L’idea ricorrente di molti studiosi è che un astrologo non può avere la stessa preparazione culturale che hanno loro; e in molti casi hanno ragione. Insomma, nel mio ambiente ci sono davvero incompetenti e cialtroni che giocano con un sapere troppo complesso per essere recepito da tutti: anche per poter studiare astrologia bisogna essere portati; allora diviene davvero difficile stabilire chi ha competenza dato che sovente non la dimostra neppure chi ha studiato presso organizzazioni a pagamento; e queste stesse organizzazioni non hanno nemmeno la competenza e l’autorevolezza per poter promuovere o bocciare indirizzi di studio astrologico diversi dal loro. 

Se viene fuori che qualche astrologo è laureato in fisica, in medicina o in psicologia, allora deve avere studiato all’università del “governo delle banane” per molti dei fisici che ho incontrato lungo il mio cammino; ma come dicevo prima, non tutti hanno dimostrato pregiudizio e anzi, alcuni hanno contributo alle discussioni con apertura mentale e la consapevolezza che in questo mondo ci sono molte cose che non meritano di essere cestinate o considerate pura superstizione. Alcune critiche sono servite a far sì che io mi spingessi oltre, che studiassi ancora di più, che mi documentassi per trovare risposte più convincenti ed esaustive; in molti altri casi invece il tutto si è dissolto in insulti e offese. Ma il limite del surreale è stato valicato quando anche esperti di altri saperi pseudo-scietifici hanno manifestato il loro disappunto nei confronti dell’astrologia: mi è capitato infatti di ricevere disapprovazioni persino da chi come professione cerca i fantasmi, gli spettri dei defunti e le voci dell’aldilà. Questo significa che chi presuppone di avere una mentalità aperta al punto da abbracciare saperi poco convenzionali, in realtà è anch’esso vittima del pregiudizio che è l’unica cosa democratica che caratterizza il genere umano. La diffidenza nei confronti di ciò che non si conosce o che non è affine coi nostri gusti è forse una delle cose su cui tutti possiamo essere d’accordo; ed è tutto lì il problema. Ha senz’altro radici di tipo psicologico che non hanno nulla a che vedere con la razionalità persino in chi sostiene di essere più razionale di altri. Questi sono i fatti. 

Così dopo una serie di letture, discussioni, ricerche, ho deciso di scrivere questo libro, un progetto veramente ambizioso che è anche il risultato di tutte queste comprensioni sul pregiudizio umano, un lavoro in cui cercherò di spiegare, nei limiti di quel che sono capace, pure come possiamo definire ciò che è vero anche se non è scientifico, commentando le considerazioni di Paul Feyerabend (2) il famoso filosofo della scienza che si oppose a una schiera di scienziati ostili all’astrologia: ben 186 scienziati tra cui anche alcuni eminenti premi Nobel che, conseguentemente al manifesto antiastrologico, affermarono di non avere la benché minima idea di quali fossero i canoni su cui si fondava la materia che criticavano.   

Come ho anticipato prima e come si può intuire leggendo il titolo di questo libro, il mio intento è quello di parlare di amore, di rapporti di coppia e a tal fine sarà necessaria un’introduzione a tutti gli strumenti conoscitivi che occorrono all’astrologo per svolgere il suo lavoro e al lettore per comprendere come funziona tutto ciò. Tutto parrà intrecciarsi ed è questo il mio obbiettivo principale: spiegare come molti fenomeni naturali e psicologici possano essere spiegati solo facendo convergere diverse discipline e che poi tutto sembri condurre all’unione degli opposti, quasi come se ci fosse una legge fondamentale che permea tutto l’universo. Alle parti teoriche si alterneranno altre più pratiche con esempi, regole e spiegazioni di alcuni casi interessanti. 

Come diceva Einstein è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio ed è per questo che non mi aspetto un cambio di posizione da parte dei lettori scettici; piuttosto questo testo è dedicato a chi già simpatizza per la materia, o a chi vorrebbe approfondirla immaginando che possa offrire un punto di vista in più alle indagini oggettive offerte dagli altri campi del sapere. Questo libro è scritto anche per tutti quelli che seguono il mio blog da molti anni e che si aspettano di leggere qualcosa di originale, ma pure per gli astrologi professionisti che  vogliono conoscere il parere di un collega. Per tutti gli altri questo libro potrebbe essere l’ennesimo cumulo di sciocchezze, carta straccia da usare per sorreggere un tavolo zoppicante.

Questo libro non è per tutti: non è adatto a coloro i quali si aspettano le solite banalità sui dodici segni zodiacali. C’è stato un momento in cui mi sono posto una domanda: conviene scrivere il solito libro stupido sulle qualità amorose dei dodici segni zodiacali, oppure conviene scrivere un libro che venda poco ma che parli di astrologia seriamente? In un momento di crisi economica come questo potete ben capire come mai molti scendano a compromessi e scrivano delle porcherie inaudite. Io ho fatto una scelta rischiosa: quella di scrivere un libro che possa lasciare qualche spunto di riflessione per il lettore e non il solito  sull’andamento dell’anno per ogni segno zodiacale ma che è sicuro che vende fior di copie. Naturalmente ciò non significa che non rispetto il lavoro di chi si occupa di questo; dico solo che sarebbe meglio specificare sempre che non si tratta di astrologia ma di un gioco, un’invenzione dei primi del ‘900 per intrattenere il pubblico. Molti già sanno che pur collaborando con riviste, radio e televisioni attraverso oroscopi, mi sono sempre dissociato da questo modo di fare astrologia e che ho dovuto “inchinarmi” al sistema solo per ottenere quella popolarità che oggi mi permette di vantare lettori disposti a qualcosa di colto. E sì, perché parliamo di cultura, quella stessa di cui si sono occupati acclamati premi Nobel e noti scienziati del calibro di Galilei, che all’opposto han sempre reputato l’astrologia una disciplina valida e di tutto rispetto. Insomma questo è un libro per chi già mastica di astrologia, per chi già mi conosce e per chi ha deciso di avvicinarsi alla materia con più rispetto. Era assurdo che la terra fosse tonda ed eccoci qua…
Buona lettura.