Cari lettori, ecco per voi una chicca: la prefazione del mio libro astrologico che vedrà la luce tra pochi mesi. Il titolo è ancora un segreto. Vi preannuncio che parla d'amore il tutto sarà trattato considerando una novità assoluta che naturalmente non vi rivelo, per il momento.
Prefazione
Quindici anni
fa, quando cominciai a leggere libri di astrologia non immaginavo che sarei
arrivato sin qui. Tutto accadde che ero piccolo: potevo avere otto nove
anni. Ogni volta che andavo a casa della
nonna materna prendevo il solito librone che conservava in cima a una libreria
con un letto a scomparsa. Era uno di quelli dalla copertina rigida e con le
pagine piene di immagini colorate. Sfogliavo quel libro dall’odore di nuovo, mi
soffermavo a guardare tutte le figure e a leggere le didascalie. Mi ero sempre
interessato a libri di paleontologia, quelli sui dinosauri e i fossili, ma un
libro del genere non lo avevo mai visto prima, non era capitato mai tra le mie
mani.
Era davvero suggestivo vedere il disegno di un uomo con arco e frecce e
con un cavallo al posto delle gambe; nulla che avessi mai visto in tutti gli
altri libri: si trattava dell’immagine del mio segno zodiacale. Il librone
comprato da mio nonno, uno scorpione doc, era quello che mi aveva colpito più
degli altri. Lì avevo potuto vedere per la prima volta un’immagine dello
zodiaco con tutti i segni zodiacali al suo interno. Quello è stato il momento
della mia vita in cui per la prima volta sono venuto a conoscenza
dell’astrologia. Molti anni dopo, durante la mia permanenza a Torino per gli
studi universitari finalmente è accaduto che incrociassi una libreria
specializzata in testi esoterici e astrologici.
Così ho acquistato la “nuova
guida all’astrologia” del maestro Ciro Discepolo e da quel momento la mia
concezione della realtà è cambiata completamente: sapevo che attorno a me c’era
qualcosa di più di quello che riuscivo a guardare con gli occhi e a toccare con
mano. La risposta dei miei parenti è che dovevo tornare coi piedi per terra, che
“certe cose” sono solo sciocchezze per creduloni, che dovevo badare a cose più
pratiche ed essenziali.
Ancora oggi che
ho raggiunto un discreto livello di competenza in questa materia, qualcuno mi
guarda di traverso con la certezza matematica che io stia perdendo solamente
tempo prezioso per cose da visionari. Per molti è assurdo che l’astrologia
possa funzionare davvero soprattutto perché ancora la confonde con gli oroscopi
della tv o dei giornali di gossip e quotidiani; e poi la scienza ufficiale dice
che sono tutte sciocchezze, quella stessa comunità scientifica che ancora non è
in grado di spiegare tutti i fenomeni naturali o che cerca di spiegarli con
ipotesi spacciate per verità assolute a cui, noi diamo il massimo della
credibilità . Impariamo ciò che ci insegnano in fin dei conti: come potrebbe
essere altrimenti? Ci fidiamo di chi ci dicono sia competente e il risultato alle
volte è un rigido ancorarsi al dogma scientifico come unica possibilità per
conoscere la “verità ”. Ma ciò che penalizza la diffusione della verità è pure e
soprattutto il fatto che i ciarlatani e i truffatori, abusando della
professione dell’astrologo, estorcono grosse cifre di denaro anche a persone di
una certa levatura culturale, se esse sono disperate o psicologicamente turbate.
Aggiungiamoci pure che l’astrologo spesso viene confuso con chi legge la mano,
i fondi del caffè o chi realizza pentacoli da mago; e c’è chi coglie la palla
al balzo scrivendo cose inaudite e completamente errate sull’antica arte di
Urania (1) Non mi meraviglio perciò, che qualcuno possa guardarmi come una
persona dalle scarse capacità razionali, una persona plagiabile e manipolabile,
oppure io stesso un imbonitore pronto a speculare sulla credulità popolare. Mi
rendo conto che la situazione è particolarmente delicata e conosco il rischio
che corro esponendomi pubblicamente senza “reti di protezione”: ho giÃ
sperimentato cosa significa subire insulti, offese, vedere criticate le mie
capacità di ragionare o essere additato come un “mago” che nel duemila crede
ancora nelle favole.
Tutti si atteggiano a professori, dicono di avere la
verità in mano e affermano che credere nell’astrologia significhi essere
irrazionali o stupidi; però sono le stesse persone che ogni tanto leggono
l’oroscopo sui quotidiani o lo ascoltano in televisione. “Sono tutte
sciocchezze ma quell’astrologo della TV ci becca sempre!” dicono. La mia reazione è quella di rimanere basito
dinnanzi a tanta ingenuità , quella di chi appunto afferma che gli “oroscopari”
ci beccano sempre. Non cambiano idea nemmeno se gli spieghi che l’oroscopo è
solo un gioco, che non c’entra nulla con l‘astrologia seria e che le
affermazioni dell’oroscoparo sono formulate in maniera tale che possono
adattarsi a chiunque. Avrete certamente capito che quindi io non parlerò di
oroscopi e di segni zodiacali come si fa al “mercato del pesce”. Pertanto,
scusatemi se talvolta ciò che leggerete non sarà in accordo con quello in cui
avete sempre creduto dell’astrologia e se alcuni concetti risulteranno un po’
difficili da recepire. Ho deciso di scrivere questo libro perché sento che la
mia esperienza e conoscenza potranno essere utili per avere un punto di vista
in più rispetto a quello che ci accade ogni giorno.
Questo è un
libro che parla di tante cose e tra esse c’è anche l’affinità di coppia
osservata alla maniera dell’astrologo: mi propongo di stabilire in che modo la
mia materia può essere utile per comprendere qualcosa in più sulle relazioni in
genere; ma per far questo metto in
comparazione diversi saperi: filosofia della
scienza e psicologia, meccanica quantistica e sociologia, misticismo Buddhista
e biologia, Cristianesimo e logica solo per citarne alcuni. In sostanza il
rapporto di coppia è un pretesto per spiegare pure su cosa si basa l’astrologia,
e quindi questo risulta essere un testo dove si filosofeggia un po’ sul destino
e sulla nostra realtà . Non spaventatevi: si tratta di nozioni facili da
comprendere e vi assicuro che rimarrete incollati su queste pagine senza
annoiarvi nonostante tratterò argomenti che richiedono un po’ la riflessione.
Molto del materiale che leggerete qui è frutto di numerosi confronti con laureandi
in fisica, filosofia e matematica che ho avuto modo di conoscere su internet:
se è vero che gente di una certa levatura culturale è disposta a credere in
certi fatti cosiddetti “aleatori”, è anche vero che esistono altrettanti
studiosi così ancorati alle loro certezze o al sapere diffuso dai media, da
rifiutare ogni possibilità di dialogo. Alcuni però si sono dimostrati abbastanza
aperti di mentalità da poter contribuire al mio lavoro. L’idea ricorrente di
molti studiosi è che un astrologo non può avere la stessa preparazione
culturale che hanno loro; e in molti casi hanno ragione. Insomma, nel mio
ambiente ci sono davvero incompetenti e cialtroni che giocano con un sapere
troppo complesso per essere recepito da tutti: anche per poter studiare
astrologia bisogna essere portati; allora diviene davvero difficile stabilire
chi ha competenza dato che sovente non la dimostra neppure chi ha studiato
presso organizzazioni a pagamento; e queste stesse organizzazioni non hanno
nemmeno la competenza e l’autorevolezza per poter promuovere o bocciare
indirizzi di studio astrologico diversi dal loro.
Se viene fuori
che qualche astrologo è laureato in fisica, in medicina o in psicologia, allora
deve avere studiato all’università del “governo delle banane” per molti dei
fisici che ho incontrato lungo il mio cammino; ma come dicevo prima, non tutti
hanno dimostrato pregiudizio e anzi, alcuni hanno contributo alle discussioni
con apertura mentale e la consapevolezza che in questo mondo ci sono molte cose
che non meritano di essere cestinate o considerate pura superstizione. Alcune
critiche sono servite a far sì che io mi spingessi oltre, che studiassi ancora
di più, che mi documentassi per trovare risposte più convincenti ed esaustive; in
molti altri casi invece il tutto si è dissolto in insulti e offese. Ma il
limite del surreale è stato valicato quando anche esperti di altri saperi
pseudo-scietifici hanno manifestato il loro disappunto nei confronti dell’astrologia:
mi è capitato infatti di ricevere disapprovazioni persino da chi come
professione cerca i fantasmi, gli spettri dei defunti e le voci dell’aldilà .
Questo significa che chi presuppone di avere una mentalità aperta al punto da
abbracciare saperi poco convenzionali, in realtà è anch’esso vittima del
pregiudizio che è l’unica cosa democratica che caratterizza il genere umano. La
diffidenza nei confronti di ciò che non si conosce o che non è affine coi
nostri gusti è forse una delle cose su cui tutti possiamo essere d’accordo; ed
è tutto lì il problema. Ha senz’altro radici di tipo psicologico che non hanno
nulla a che vedere con la razionalità persino in chi sostiene di essere più
razionale di altri. Questi sono i fatti.
Così dopo una
serie di letture, discussioni, ricerche, ho deciso di scrivere questo libro, un
progetto veramente ambizioso che è anche il risultato di tutte queste
comprensioni sul pregiudizio umano, un lavoro in cui cercherò di spiegare, nei
limiti di quel che sono capace, pure come possiamo definire ciò che è vero anche
se non è scientifico, commentando le considerazioni di Paul Feyerabend (2) il
famoso filosofo della scienza che si oppose a una schiera di scienziati ostili
all’astrologia: ben 186 scienziati tra cui anche alcuni eminenti premi Nobel
che, conseguentemente al manifesto antiastrologico, affermarono di non avere la
benché minima idea di quali fossero i canoni su cui si fondava la materia che
criticavano.
Come ho anticipato prima e
come si può intuire leggendo il titolo di questo libro, il mio intento è quello
di parlare di amore, di rapporti di coppia e a tal fine sarà necessaria un’introduzione
a tutti gli strumenti conoscitivi che occorrono all’astrologo per svolgere il
suo lavoro e al lettore per comprendere come funziona tutto ciò. Tutto parrÃ
intrecciarsi ed è questo il mio obbiettivo principale: spiegare come molti
fenomeni naturali e psicologici possano essere spiegati solo facendo convergere
diverse discipline e che poi tutto sembri condurre all’unione degli opposti,
quasi come se ci fosse una legge fondamentale che permea tutto l’universo. Alle
parti teoriche si alterneranno altre più pratiche con esempi, regole e
spiegazioni di alcuni casi interessanti.
Come diceva Einstein è più facile
spezzare un atomo che un pregiudizio ed è per questo che non mi aspetto un
cambio di posizione da parte dei lettori scettici; piuttosto questo testo è
dedicato a chi già simpatizza per la materia, o a chi vorrebbe approfondirla immaginando
che possa offrire un punto di vista in più alle indagini oggettive offerte
dagli altri campi del sapere. Questo libro è scritto anche per tutti quelli che
seguono il mio blog da molti anni e che si aspettano di leggere qualcosa di
originale, ma pure per gli astrologi professionisti che vogliono conoscere il parere di un collega. Per
tutti gli altri questo libro potrebbe essere l’ennesimo cumulo di sciocchezze,
carta straccia da usare per sorreggere un tavolo zoppicante.
Questo libro
non è per tutti: non è adatto a coloro i quali si aspettano le solite banalitÃ
sui dodici segni zodiacali. C’è stato un momento in cui mi sono posto una
domanda: conviene scrivere il solito libro stupido sulle qualità amorose dei
dodici segni zodiacali, oppure conviene scrivere un libro che venda poco ma che
parli di astrologia seriamente? In un momento di crisi economica come questo
potete ben capire come mai molti scendano a compromessi e scrivano delle
porcherie inaudite. Io ho fatto una scelta rischiosa: quella di scrivere un
libro che possa lasciare qualche spunto di riflessione per il lettore e non il
solito sull’andamento dell’anno per ogni
segno zodiacale ma che è sicuro che vende fior di copie. Naturalmente ciò non
significa che non rispetto il lavoro di chi si occupa di questo; dico solo che
sarebbe meglio specificare sempre che non si tratta di astrologia ma di un
gioco, un’invenzione dei primi del ‘900 per intrattenere il pubblico. Molti giÃ
sanno che pur collaborando con riviste, radio e televisioni attraverso
oroscopi, mi sono sempre dissociato da questo modo di fare astrologia e che ho
dovuto “inchinarmi” al sistema solo per ottenere quella popolarità che oggi mi
permette di vantare lettori disposti a qualcosa di colto. E sì, perché parliamo
di cultura, quella stessa di cui si sono occupati acclamati premi Nobel e noti
scienziati del calibro di Galilei, che all’opposto han sempre reputato
l’astrologia una disciplina valida e di tutto rispetto. Insomma questo è un
libro per chi già mastica di astrologia, per chi già mi conosce e per chi ha
deciso di avvicinarsi alla materia con più rispetto. Era assurdo che la terra
fosse tonda ed eccoci qua…
Buona lettura.