08 febbraio 2017

Polemiche su Sanremo 2017

La giornata di ieri è sta veramente produttiva visto che ho stracciato il mio precedente record di visualizzazioni giornaliere. Da una media di 250 visite al giorno, nel giro di un mese sono passato a 500 circa e ora sono giunto a questo pazzesco salto oltre le mille visualizzazioni. Cosa aggiungere? Grazie di cuore perché ciò mi incentiva a dedicarmi sempre più con passione e dedizione all'astrologia e alla ricerca. 

Ieri un bell'arcobaleno ha accompagnato la mia giornata fortunata. Ecco alcuni scatti fatti col mio telefonino dalla mia casa in campagna.

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È cominciata la nuova edizione del festival della canzone italiana, e già da un po' c'è polemica sul fatto che i soldi del canone RAI, che sono soldi pubblici, potevano essere impiegati per le vittime dei terremoti e non per organizzare, produrre e pagare presentatori e vip. di questa nuova edizione. Perciò molti hanno pensato di boicottare il festival e guardare altro. Sia ben inteso che rispetto tale posizione; ma credo pure che sia un messaggio poco produttivo perché non penso che quel che manchi siano i soldi, ma la volontà di far funzionare le cose: i soldi per i terremotati de L'Aquila c'erano, ma non si sa che fine abbiano fatto. Perciò, anche se non  fosse stato speso un solo centesimo per pagare il festival nessuno ci avrebbe garantito che i soldi sarebbero giunti a destinazione, e cioè per aiutare i paesi terremotati. Non ha senso boicottare il festival, ma ha senso boicottare l'intera RAI visto che con i soldi pubblici non si paga soltanto il festival, ma si pagano anche tutti gli altri programmi del palinsesto. Ed han fatto bene i due presentatori a devolvere tutto in beneficenza. Però non so fino a che punto sia giusto tutto ciò. 

Voglio dire che ogni lavoro deve essere remunerato. Se si offre un servizio è giusto che vi sia anche una ricompensa. Equa, giusta, ma deve esserci. Poi sta alla coscienza di ognuno far quel che si vuole dei propri compensi. Ma quando la critica è aspra come in questo caso si finisce per non sapere se i soldi sono stati devoluti per mettere a tacere certe voci e certe critiche, (o anche per questo motivo) o per un atto di vera generosità. E non è bello mettere la gente in queste condizioni. 

Non è bello nemmeno che i soldi pubblici non giungano a destinazione, che siano bloccati da qualche parte per colpa della burocrazia o per chissà chi. Quindi, il problema è a monte! Il problema non è la RAI o il canone, che eppure sono una bella imposizione anticostituzionale (ma questo è un altro discorso). Il problema è l'intero sistema. 

Ho avuto modo di ascoltare le parole di Crozza e devo dire che alla demagogia del "popolo" si aggiunge anche la sua verità: "perché non chiedere anche ai politici di devolvere ai terremotati i loro ricchissimi stipendi? Perché non tagliarsi lo stipendio per sanare certi problemi dell'Italia?". Anche in questo caso nessuno dice che il politico non debba guadagnare, ma è giusto che il compenso sia equo e giusto rispetto alle ore di lavoro e alla responsabilità che si occupa. Perciò, a guadagnare di più dovrebbero essere i medici, i vigili del fuoco per esempio, e non i politicanti (diverso dai veri politici) o gli attori o i calciatori. Per l'amor del cielo, è una vera vergogna, uno schifo totale che chi rischia la vita guadagni una briciola rispetto ai calciatori. I calciatori, dietro una palla e i vigili del fuoco con i picconi a salvar gente. Nulla contro i calciatori: è il sistema che è malato, e non ce la possiamo prendere col festival. 

Ma cambiamo stato d'animo: Conti non è il mio preferito. Mi sembra troppo poco elastico e non lascia molto spazio alla sua collaboratrice perché è troppo intento a seguire pedissequamente una scaletta. Si nota. La De Filippi invece sembra stia cercando di adattarsi, anche mostrando una certa dose di simpatia che in alcuni momenti stona ed è un po' banale. Ma parliamo di due professionisti e certamente io non saprei fare di meglio. Di certo possiamo dare a Conti il merito di smorzare un po' la flemma della De Filippi non proprio a suo agio in ambienti che richiedono ritmi più veloci. Ma nulla da obiettare al suo self control. Ammiro molto la sua intelligenza e la capacità di gestire le situazioni di stress. Vedremo come se la caverà nei prossimi giorni. Bova? Non saprei. Mi chiedo sempre se nel caso in cui non ci fosse sarebbe lo stesso. Aggiunge qualcosa di nuovo o di interessante al festival? Non mi pare. Perciò spero che si inventi qualcosa. Bravo, divertente, bello, intelligente, spiritoso, a proprio agio. Ma non decolla. 

I cantanti? Ottima musica orecchiabile: al di là delle polemiche, si tratta della festa della musica e dei cantanti, di chi cerca di imporsi nel panorama musicale e di chi cerca di recuperare. Già mi ronzano in testa alcuni motivetti che, sebbene non vinceranno il festival, almeno trionferanno nelle hit-parade estive. Molto interessante Samuel da solista, e un po' giù di corda la Ferreri. Intrigante Elodie. Un ultimo pensiero sul festival va ad Al Bano: incredibile. Reduce da un'intervento al cuore eppure sorprende per la sua grinta e vitalità anche se con una voce un po' meno squillante. Ad Majora. Non è per lui l'anno dei festeggiamenti, o quantomeno, se dovessero esserci, ci sarà sempre qualcosa a rompere le uova nel paniere...

Qualcuno si chiederà se farò una previsione su questo festival. No, non ho il tempo di ricercare i dati anagrafici completi di tutti i cantanti e perciò non posso fare alcun confronto. E anche se li avessi, non ho il tempo materiale per studiare tutti i casi. Perciò quest'anno mi rilasso e mi godo il festival senza pensieri. Tuttavia potrò tornare a commentare le prossime serate, magari trovando un palliativo qualsiasi per inserirvi l'astrologia.