01 marzo 2017

Campo morfogenetico e controllo mentale



Premetto che l'argomento di cui parlo oggi è l'oggetto della mia tesi di laurea. Si sente parlare spesso di controllo mentale (clicca qui) ma, a tal riguardo, ci sono ancora cose che non tornano. Infatti gli stessi e identici sintomi di chi asserisce di esser sotto il controllo dei servizi segreti sono gli stessi che si presentano nella schizofrenia (clicca qui):
1)Allucinazioni uditive, spesso più voci diverse che invitano al suicidio o che denigrano, offendono, o voci a sfondo sessuale.
2)Allucinazioni visive ipnagogiche e ipnopompiche, al risveglio o dorante l'addormentamento, più frequenti a sfondo sessuale e mistico.
3)Inserzione del pensiero: la sensazione che i pensieri che giungono alla mente non siano i propri.
4)Deliri di riferimento, ossia pensare che le persone (anche estranei) leggano il nostro pensiero, o che parlino di noi.
5)Deliri bizzarri: credenza di esser rapiti da alieni, o credenza di esser sotto il controllo di servizi segreti, o credenze nichilistiche legate alla distruzione del mondo, oppure deliri di grandezza a sfondo religioso o politico. 
6)Sensazione che il cervello stia "friggendo", pressioni sul corpo, sensazione che qualcuno stia scansionando il corpo, paralisi, acufeni.
7)Anedonia, cioè appiattimento delle emozioni, mancanza di interesse per i piaceri in generale.
8)Fasi acute di almeno 6 mesi, seguite da fasi più lievi o dalla sparizione dei sintomi.

(Premetto inoltre che, per chi ci crede, esistono diversi tipi di controllo mentale: dalla semplice pubblicità con i messaggi subliminali, a strumenti di tortura veri e propri). 

Nessuno di chi dice di esser sotto il controllo mentale, così come nessuno a cui sia stata diagnosticata la schizofrenia accetta di esser definito schizofrenico, ma per qualcuno sapere di avere una "patologia" è più rassicurante. I sintomi coincidono in entrambi i casi e perciò risulta molto difficile stabilire:
1)Quando si tratta di schizofrenia.
2)Quando e se si tratta di reale controllo mentale.
3)Se il controllo mentale origina la schizofrenia o le psicosi.

Ammettiamo per assurdo che il controllo mentale esista e che sia la causa della schizofrenia o psicosi, o affermiamo semplicemente che si tratta di "semplice" schizofrenia. La mia tesi di laurea mette in evidenza il confronto tra l'approccio sistemico e l'approccio vitalistico per osservare i fatti, partendo dalla premessa di poco fa. Sarò sintetico al massimo per non annoiare il lettore e perciò scusatemi in anticipo se non chiarisco alcuni concetti: lo farò a chi me lo chiederà.

La teoria dei sistemi (clicca qui) si avvale degli strumenti della biologia, della prima e della seconda cibernetica (clicca qui), ossia degli studi nati durante il periodo delle guerre mondiali per questioni belliche. Si avvale degli studi sulla differenza tra comportamento umano e intelligenze artificiali. L'idea di fondo è che l'individuo non può esser separato dal contesto: l'uomo è l'insieme delle influenze dell'ambiente in cui vive e perciò fa parte di un sistema. Ogni sistema vivente agisce e opera secondo precise regole studiate dai biologi quali la retroazione, l'equifinalità e la seconda legge della termodinamica. 

Ogni sistema ha una capacità che si chiama autoregolazione che porta a comportamenti "emergenti" sulla base di uno schema ad anello che comporta un feedback, cioè una risposta dall'esperienza. Ciò che porta a comportamenti emergenti è la costante relazione e l'interazione tra i vari elementi del sistema (genitori e figli per esempio, o chi controlla l'individuo e l'individuo stesso). Queste idee sono condite dagli studi sulla fisica dei quanti e sulla relatività generale che hanno portato alla formulazione di alcuni paradigma: 
1)L'osservatore influenza l'osservato.
2)L'osservatore fa parte del sistema. 
3)Non esiste alcun punto di vista privilegiato.

La patologia, perciò, emerge dal sistema di relazioni in cui è immerso il soggetto. Bateson e gli esponenti della scuola di Palo Alto ipotizzano che le relazioni siano soggette a "ingiunzioni paradossali" in cui per eseguire un comando è necessario disattenderlo. Inoltre è presente il cosiddetto "doppio legame": esiste contraddizione tra parole e azioni, movimenti del corpo, atteggiamenti (la comunicazione analogica). Il che scatenerebbe i deliri tipici della schizofrenia (o del controllo mentale). Qui, come detto prima, non mi occuperò di entrare nel dettaglio, ma ognuno può chiedere chiarimenti su punti specifici di questo post. 

L'alternativa alla teoria sistemica è quella legata alla morfogenesi: studiosi dei primi del '900 ipotizzarono che esiste un campo di influenza immateriale presente ovunque ci sia la vita. Si tratta di un campo che dà la forma a qualsiasi oggetto vivente. Esiste una matematica topografica realizzata da un certo René Thom che permette di calcolare le catastrofi, ossia i cambiamenti da una forma all'altra delle strutture viventi (e non viventi), e in ciò sono presenti delle equazioni che permettono di comprendere come queste forme si stabilizzano. La forma è anche legata ai processi metabolici; e perciò a ogni cambiamento corrisponde una certa produzione di sostanze chimiche e certi differenziamenti cellulari. 

Nella teoria dei sistemi il comportamento emergente è dato dalla relazione tra i vari componenti del sistema; ma in questa seconda teoria si prende in considerazione che il comportamento emergente e la forma non sia data dalla interazione tra i vari elementi del sistema stesso, ma da un campo al di fuori del sistema, a cui esso si connette tramite una sorta di risonanza. Queste informazioni sulla forma non sarebbero contenute nei geni visto che ogni cellula del corpo contiene le stesse e identiche informazioni: i geni forniscono le sostanze chimiche da organizzare, ma nessuno sa spiegare come le giuste proteine siano create nel posto giusto, nel momento giusto e nella giusta quantità per la differenziazione delle cellule e per la trasformazione fisica dell'individuo. I geni ricevono le informazioni da questo campo tramite il movimento dei composti molecolari. Questo movimento è ritmico e crea una specie di frequenza. Se risuona della stessa frequenza di un dato campo morfogenetico allora quell'organismo entra in "fase". 

 Il video mostra un esperimento analogo al concetto di cui sopra. L'oscillazione casuale dei metronomi alla fine converge in un ritmo comune: sono entrati in fase. L'ipotesi è che persone che sono potenzialmente soggette a schizofrenia possono "oscillare" con più facilità col campo morfogenetico a cui sono connessi (quello della malattia), se entrano in fase con altri individui potenzialmente connessi allo stesso campo. Si tratta di ipotesi apparentemente fantasiose e bizzarre, ma possono essere fonte di ispirazione per la ricerca. I casi di controllo mentale, se sono reali, ci parlano di soggetti che hanno la capacità di entrare in fase con precisi strumenti? Ciò che è chiaro è che chi soffre non può essere realmente obiettivo perché è coinvolto nel problema e non può avere un punto di vista realmente critico dato che, proprio se si trattasse di una patologia, non saprebbe riconoscere la differenza tra schizofrenia e controllo mentale, appunto perché la schizofrenia si manifesta proprio con la percezione di essere controllati mentalmente. Quindi è paradossale vole pretendere che chi sta male possa veramente sapere cosa gli sta accadendo per davvero. Perciò il mio consiglio è quello, in ogni caso, di rimanere aperti a ogni ipotesi.   

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