18 giugno 2014

Teoria degli strati astrologici (di Al Rami)

Da qualche tempo, grazie agli studi in psicologia, sto cercando di porre ordine nella materia astrologica perché secondo il mio parere, la ricerca deve procedere conoscendo l'oggetto in questione che è l'essere umano. Soltanto dopo aver appreso certe dinamiche sarà possibile collocare, secondo la giusta prospettiva, le proprie conoscenze astrologiche, purtroppo usate in maniera troppo superficiale.

Oggi parliamo delle azioni degli uomini alle varie situazioni e usiamo concetti sintetizzati al massimo: 

  • il contesto sociale è costruito dalle azioni umane, ed esse modificano il contesto. Ergo, le predisposizioni individuali astrologiche, determinano il contesto, ed esso ci spinge a vivere le posizioni astrologiche in funzione di ciò. Ma parliamo dei pianeti lenti perché essi riguardano le azioni che hanno impatto sociale generazionale. In questo modo i pianeti lenti assumono valenze simboliche in sintonia con i cambiamenti sociali. 
  • il contesto sociale così creato, genera delle opportunità che sono fonte di interesse. Allo stesso tempo l'interesse dell'individuo genera delle opportunità. L'individuo trova delle opportunità che sono scelte in base alle proprie caratteristiche astrologiche; ed esse stesse sono usate per creare delle opportunità, appunto per mezzo delle idee. Queste idee sono legate alle specifiche caratteristiche astrologiche di ogni individuo.
  • Queste idee si si sviluppano con delle invenzioni (tecnologiche e non) che a loro volta influenzano l'uomo che si adatta ad esse e le riadatta per scopi nuovi dati dalla modifica.
Questo significa che sei influenzato dall'ambiente e lo influenzi di continuo. Di conseguenza, uno stimo astrologico funziona di volta in volta in maniera diversa, ma senza perdere le sue caratteristiche di base, trasformandosi alle necessità del momento. 

Allora vuol dire che non esiste una predeterminazione. Ciò che è predeterminata è la risposta adattativa agli eventi, seguendo le proprie inclinazioni.