Modello TAS (teoria dell’azione
situata) di Mantovani e Position Theory di Harré per la definizione degli
elementi molecolari utili all’analisi delle Case.
(La bibliografia completa e
relativa a tale argomento è come al solito leggibile nell’apposita sezione in
basso sulla colonna verticale di destra).
(Con la C maiuscola intendo le
Case astrologiche; con la minuscola intendo le case come abitazione).
Perdonatemi se il discorso è
assai tecnico, ma come ho specificato altre volte, per un’astrologia di qualità
è necessario, ogni tanto, uscire fuori dal seminato della consuetudine e bisogna
masticare nuove conoscenze anche se esse possono risultare assai ostiche.
Per la realizzazione di questo
articolo ho tratto spunto dalle moderne teorie psicologiche sulla
comunicazione. Poiché qualsiasi nostro comportamento è legato all’interazione
con altri individui e le nostre capacità cognitive sono dipendenti fortemente
dal nostro rapporto con l’ambiente sociale, l’astrologia deve essere
riconsiderata in funzione di queste premesse. In questo modo, l’analisi e l’interpretazione
delle Case astrologiche a partire da questi nuovi assunti, acquisisce una veste
diversa ma più ricca. La comunicazione di cui parlo non ha a che fare con l’analisi
di Mercurio (esso riguarda solo alcuni processi del pensiero e non la struttura
che sta alla base di questi stessi processi, che invece è data dalle Case
astrologiche).
Cos’è una Casa astrologica? Un
contesto, un luogo in cui avvengono delle azioni. Da questa premessa nasce
tutto il lavoro di ricerca. Diciamo che per il momento, quasi tutte le scuole
di astrologia sono d’accordo con questa affermazione. Chi ha il Sole in 6^ casa
per esempio, concentra la sua energia vitale (Sole) nel contesto del lavoro e
della salute del corpo (6^ casa). La Casa è un contesto.
Cosa è il contesto? E’ un insieme
di elementi fisici con implicazioni di tipo concettuale: un oggetto non è solo
un oggetto, ma rappresenta qualcosa, ha un significato: una casa non è solo una
costruzione fatta da quattro mura e un tetto, ma è anche un luogo che svolge
una funzione sociale e culturale, quindi legata a dei codici comportamentali,
morali, stabiliti dalla cultura. Un oggetto, quindi, si riferisce anche a
questioni di tipo emotivo. Proviamo una deduzione: se ogni Casa astrologica rappresenta
un contesto, e se il contesto è fatto da oggetti (il denaro, la casa, l’automobile
etc. etc.) e ogni oggetto svolge una funzione per soddisfare una necessità o un
bisogno, allora le Case astrologiche individuano i bisogni. Lo avevamo chiarito
nel post precedente.
Nello specifico, il contesto è un
insieme di elementi fisici e non fisici che hanno a che fare con una data
cultura; la Casa astrologica, di conseguenza è in funzione della cultura in cui
si vive. Per questo può assumere qualsiasi tipo di valenza in funzione dei
modelli di riferimento. In un contesto culturale maschilista, le Case
astrologiche avranno una valenza in linea con ciò. Per questo non esiste uno
zodiaco maschile e uno femminile come supponeva Lisa Morpurgo, poiché i simboli
astrologici che stanno alla base dello zodiaco sono adattabili alla cultura di
riferimento e di per sé neutri (rimando alla lettura del mio libro l’amor che
move il sole e l’altre stelle” per intendere meglio il concetto).
I contesti cambiano in base al mutare delle
società e delle culture, dunque i significati concettuali delle Case variano e
mutano di conseguenza: in tempi preistorici quando non esisteva il matrimonio e
la società non era strutturata secondo un principio esogamico, la VII^ Casa
(quella del matrimonio) aveva una manifestazione diversa. Ergo, in società
diverse, le Case assolvono funzioni diverse, ma tutte riconducibili a un
bisogno psicologico di base. La VII^ Casa per esempio assolve la funzione di
riconoscere il simile dal diverso. E’ dall’analisi di questa cosa che si arriva
a stabilire quale bisogno psicologico si trova alla base della VII^ Casa (come
ho scritto in precedenti articoli, parlerò di questo argomento prossimamente e
in una nuova pubblicazione).
Ogni Casa astrologica è legata a
un contesto, e quest’ultimo è determinato dalle convenzioni sociali. Ogni Casa
essendo un contesto, non può che riguardare necessariamente il confronto con
gli altri dato che tutte le acquisizioni psicologiche dipendono dal fatto che
l’individuo è plasmato dalle convenzioni sociali apprese proprio per mezzo
della vita sociale: ogni Casa riguarda un aspetto di sé in relazione alla
società in cui si vive e al reciproco interscambio tra noi ed essa.
Possiamo generalizzare dicendo
che ogni Casa astrologica rappresenta un aspetto diverso della società e poi
dell’individuo. O meglio ancora, dell’individuo in società.
Secondo il principio del
Costruttivismo la persona è plasmata dalle convenzioni sociali. Dunque, la Casa
astrologica plasma l’individuo. L’Azione dell’individuo all’interno del
contesto, non è altro che l’adattamento al contesto. Ogni individuo aggiunge e
toglie elementi dal repertorio culturale a cui appartiene così che si
identifica nella società senza tuttavia perdere la propria individualità.
Facciamo un esempio pratico
considerando i miei valori astrologici (Sole in Sagittario e in IV^ Casa):
l’azione Sagittario si adatta al contesto Cancro/IV^ Casa. Le azioni del
Sagittario (impetuosità, candore, conformismo- ciò che è tale nella cultura del
contesto in cui vivo) si adattano alle esigenze concettuali e fisiche del
contesto Cancro (bisogno di mantenere i legami, pigrizia, famiglia- ciò che è
tale nella cultura del contesto in cui vivo). Tramite i valori Sagittario, la
Casa IV^ è personalizzata e viceversa i significati e i valori di quest’ultima
agiscono sul segno zodiacale disciplinandolo a una condotta specifica.
Il Contesto, ossia la Casa astrologica,
è il sistema simbolico di una certa cultura, continuamente alterato dall’intervento
umano. Quindi, i significati di una Casa possono evolversi con il tempo e
indicare diverse cose, poiché non importa quel che rappresentano, ma quello che
sta alla radice di ciò che rappresentano, ossia il bisogno che ne sta alla
base.
Le Case astrologiche indicano
situazioni, e l’individuo genera scopi, motivi adatti a ogni situazione. Perciò
l’azione non è isolata dalle circostanze se prendiamo in considerazione quel
che afferma Mantovani nella sua teoria dell’azione situata. E allora gli
elementi Sagittario non funzionano come piani prestabiliti di risposta allo
stimolo della Casa; ma sono valori continuamente adattati dalla Casa stessa.
Possiamo parlare di interscambio reciproco più che di agenti. La Casa diventa
allo stesso tempo luogo dove avvengono le azioni e significatrice dei valori
che motivano tali azioni.
Ribadisco che il contesto non è
solo l’ambiente fisico, ma è un ordine simbolico condiviso collettivamente. La
globalizzazione come cultura di massa potrebbe in qualche modo rendere più
facile il lavoro dell’astrologo che non dovrà stabilire il valore di una Casa
in funzione di una analisi antropologica come è giusto che sia fatto in
condizioni di culture distinte.
Immaginiamo l’essere umano come
il pezzo di una scacchiera per comprendere in che modo la position theroy di Rom
Harré può essere utile allo studio delle Case astrologiche e per aggiungere un
tassello in più a questo percorso di ricerca.
Ogni pezzo della scacchiera
svolge un ruolo e ogni essere umano fa lo stesso. Il ruolo è in funzione della
motivazione principale che guida l’individuo, cioè il bisogno fondamentale. Il
comportamento dunque, è giustificato in base al ruolo: la Regina può muoversi
in ogni direzione e quindi svolge il ruolo più importante. Perciò esso è dato
dalle azioni che è possibile svolgere in un dato contesto e dalle possibilità
che si anno in relazione a certi valori a cui si dà più o meno importanza.
Utilizzando ancora il mio caso, il mio ruolo principale è relativo alla
posizione del Sole in IV^ casa e ciò comporta una serie di potenzialità e di
azioni, di cose che si possono e non possono fare; dire e non dire. Su quali
basi decidiamo il nostro ruolo? Sulla base del confronto e del dialogo inteso
non solo come attività discorsiva, ma anche come trasmissione dei codici non
verbali dati dal movimento e le espressioni del corpo/volto. Anche questi sono
il risultato del contesto socioculturale in cui siamo immersi. Basti pensare al
bacio tra Esquimesi che consiste nello strofinarsi il naso (pratica che pare
sia essere quasi completamente scomparsa).
Tutto è asservito alla necessità
di raggiungere uno scopo o una serie di scopi. Per attuare progetti e
raggiungere scopi, gli uomini si avvalgono di strategie e modalità usando i
sistemi simbolici che stanno alla base di una data cultura e società. Queste
modalità nascono dalla percezione della propria posizione nel contesto. La
posizione implica il fatto di percepire qualcosa diversa da se stessi. In
primis la identifichiamo tramite il linguaggio poiché è da esso che apprendiamo
i diritti e i doveri che ci consentono appunto di muoverci nello spaziotempo
come attori sociali. È come se la Regina sulla scacchiera percepisse il proprio
ruolo in base alla propria posizione, che è definita per mezzo di quel che sa
circa il posto che occupa e quelle che sono le azioni che può compiere. Questo
vuol dire che le Case astrologiche implicano il fatto di comprendere quale sia
la propria posizione in un dato contesto; cioè cosa fare e non fare, dire e non
dire.
In base al proprio posizionamento
cambia il significato dell’azione: il soggetto si posiziona e posiziona gli
altri a partire dalle azioni. E queste ultime nascono dal bisogno che risiede
nelle Case astrologiche. I bisogni implicano il riconoscimento della propria
posizione e quindi del proprio potere, fragilità, abilità, incapacità.
La comprensione del proprio
posizionamento avviene sulla base del confronto che permette pure il
riconoscimento empatico con l’altro per dar senso a ciò che sta facendo e per
capire la situazione, grazie a un costante gioco interpretativo delle azioni e
delle emozioni, quindi dei bisogni.
Le Case indicano i bisogni, essi
portano a muovere azioni adottando un ruolo a uno specifico episodio o ambito e
di conseguenza alla categorizzazione. Ergo, le Case astrologiche rappresentano
la categorizzazione di se e degli altri individui (in generi di persone) in
relazione al riconoscimento del proprio posizionamento in un dato contesto.
Così, il soggetto che ha un posto
e un punto di vista, percepisce, si auto-percepisce ed è percepito, agisce ed è
agito: ogni Casa astrologica infatti riguarda una serie di spazi di interazione
in cui accadono i fatti della vita¸ settori che hanno valenze di tipo spaziale,
temporale, morale e sociale.