22 ottobre 2013

I nodi lunari e i dilemmi matematici (il dilemma di Pascal)


Ciao, sono (...), dopo l'ultimo consulto che mi hai fatto, mi sono interessata delle rivoluzioni lunari. Guardando le RS degli anni passati, in effetti certi eventi (nello specifico separazioni e storie finite male) erano in "programma", magari non specificatamente nella mia RS ma in quella del personaggio coinvolto. E le RL nel mese dei fatti davano indicazioni di rotture o cambiamenti, tipo Marte/Urano/Venere/Plutone in 5a o 7a , AS in 1a o 12a, (più spesso che AS in 6a 8a 11a).Come mi hai detto bisogna sempre guardare i transiti, ed ecco le domande:
Saturno di RS in 7a, Sole Mercurio e Saturno in 7a di RL e transito di Saturno al quadrato di Venere determinano un evento di rottura? AS di RS e RL in 4a sono una protezione? Le RL vanno rapportate alla RS ,ai transiti del mese o al Tema natale?...immagino tutto insieme,e allora i transiti positivi minimizzano l'accadersi degli eventi?..scusa di tutte queste domande,ormai ci sto studiando quasi tutti i giorni e il tuo parere è fondamentale.
Un'altra cosa,tu non parli mai dei Nodi Lunari,ma io ho notato che il Nodo in 5a o 7a qualche cosa la determina.
Come sempre,attendo tuoi lumi,grazie.

Saturno nella VII^ casa della rivoluzione solare spesso corrisponde ad anni di tensioni col partner o separazioni, ma tante volte ha solo a che fare con in nemici che si incontrano durante il corso dell'anno, indicando litigi e altri problemi col prossimo. Quando abbiamo uno stellium in VII^ casa nella RL, allora, sarà proprio in quel mese che potremmo vivere tali eventi, ma con un occhio di riguardo ai transiti. Se in più abbiamo il transito di Saturno in quadratura a Venere radix, allora le probabilità di problemi di coppia aumentano ulteriormente. Se poi, abbiamo transiti simili e omologhe posizioni di rivoluzione nel tema del partner, allora le probabilità divengono quasi certezze. Un ascendente di rivoluzione in IV^ casa non è una protezione ma nemmeno una iattura. Semplicemente riguarda la propria abitazione o la propria famiglia, e come dici tu, che hai compreso bene ciò che scrivo, non avviene nulla che non sia contemplato dal proprio tema natale e le RS e le RL sono subordinate a esso. 
Il nodo lunare in 5^ o in VII^ casa non conta nulla. Tu lo hai visto presente in alcuni casi, ma solo per combinazione. Ma se dovesse contare qualcosa, in ogni caso non potremmo mai sapere se funziona per davvero o no. Il problema è che esso riguarda le vite passate e il percorso evolutivo; ma noi non possiamo avere dimostrazione e non possiamo verificare nessuna delle due situazioni. Delle vite passate, infatti, non abbiamo prove; e nemmeno del fatto che certi eventi accadono perché provengono dal passato. L'unica cosa è avere fede e allora l'astrologia diventa una religione.  Sai bene che io non mischio l'astrologia con la religione e per questo non considero i nodi lunari. Inoltre, nemmeno del nostro percorso evolutivo possiamo avere informazioni. Ce lo dice il nodo lunare, ma chi ci dice che è giusta quella indicazione? Nessuno. E sai perché? Perché non puoi sapere se un esperienza qualsiasi ha una valenza utile per la tua evoluzione. Potremmo dire, che qualsiasi posizione di rivoluzione o transito, è un pezzo del puzzle che ci permette di evolverci attraverso l'esperienza; e a questo punto il nodo lunare diventa superfluo. Facciamo un esempio pratico. Io, in questa rivoluzione solare, ho il nodo lunare in 6^. Ciò significa che avrò delle esperienze lavorative karmiche? Cose che provengono dal passato e utili per la mia evoluzione? O che avrò delle malattie provenienti dal passato o utili alla mia evoluzione? E' possibile. Tutto è possibile. E come posso dimostrare che ciò è vero? In nessun modo. Siccome io uso il cervello, faccio anche un altro ragionamento: in VII^ casa, nella rivoluzione solare, ho Venere. Questo significa che durante il corso dell'anno ho fatto sodalizi provenienti dal passato o utili per il mio futuro e la mia evoluzione? E' possibile. Nessuno ci vieta di pensarlo. Allora, se noi utilizziamo un qualsiasi pianeta o corpo celeste a nostra scelta, compreso il nodo lunare, abbiamo lo stesso risultato: tutti sono buoni a descrivere qualcosa che in ogni caso non può essere verificata. Insomma, se ci devi credere, lo devi fare per fede e non per razionalità. Ma a quel punto sorge una domanda: per quale motivo, sempre utilizzando la fede, non dare anche ad altri pianeti la stessa valenza karmica del nodo lunare? In fin dei conti nessuno ce lo vieta. Ma per me l'astrologia non è una fede, ma un sapere che può esser verificato. Tutto ciò che non può esser verificato rimane nel campo della fede, e crederci o non crederci diviene una scelta personale, naturalmente irrazionale (no giusta o sbagliata, ma solo irrazionale). Conviene credere o non credere? Un matematico dell'antichità si pose il dilemma, partendo da alcuni presupposti che potrai leggere cliccando questo link: 
Io ho provato a dare una risposta, sempre sullo stesso link. 
Si tratta del dilemma di Pascal che meditava sull'utilità del credere o non credere in Dio. Io ho risposto così:
...la questione matematica è un gioco, vero; ma se volessimo dare una certa importanza al ragionamento, allora emerge un errore fondamentale: il valore attribuito all'affermazione "se credo e Dio esiste, ho un utilità infinita", perché il fatto che Dio esista non è una ragione sufficiente per credere che credendo in esso godrò della sua benevolenza o del vantaggio in maniera infinita. Difatti io non posso sapere se l'atto di credere in esso e della sua esistenza, possa davvero comportare un'utilità infinita: e se a un certo punto della storia la cosa dovesse cambiare? E se si trattasse, invece, di un'utilità relativa a un tempo ben definito? Pertanto, bisognerebbe riassegnare un valore "indefinito" e non "infinito" all'affermazione di cui sopra. Il ragionamento di Pascal è vistosamente di parte, considerando il fatto che dogmaticamente attribuisce verità ad alcuni assunti della religione: infatti per lui, l'esistenza divina presuppone un'utilità infinita senza però mettere al vaglio della ragione questa stessa credenza, questo postulato della religione cattolica. 

Risposi così nel 2012 e nel frattempo, le mie capacità logiche sono ancora migliorate. Infatti allora non mi ero accorto del "Petitio principii" e dell'autoreferenzialità delle osservazioni del matematico. Mi ero accorto del suo errore logico ma non mi ero accorto, come oggi che ho riletto quel vecchio post (mi sembra come se lo avessi scritto anni fa per quanto i miei studi siano avanzati in poco tempo), che si trattasse proprio di un "ragionamento circolare". 

Proprio qualche settimana fa, nel centro commerciale della mia città, ebbi modo di confrontarmi con una testimone di Geova. Ecco, le argomentazioni che aveva trovato, cioè quelle che le erano state insegnate, erano vistosi errori logici del "petitio principii", cioè, la dimostrazione della validità del ragionamento è contenuta nelle premesse. La stessa autoreferenzialità possiamo trovarla in molte delle affermazioni degli astrologi, soprattutto in quelli di tipo deduttivo. Allora, il consiglio che mi sento di darti, è di prendere per buono tutto quel che vuoi ma solo se hai la consapevolezza che ciò che non puoi verificare in alcun modo, nemmeno indirettamente, rientra nel campo della fede; ed essa è soggettiva, non necessita di dimostrazioni o di verifiche. In poche parole, credere ai nodi Lunari equivale a credere nella Befana.

 E se la Befana realmente esistesse? Non  lo possiamo sapere, ma se abbiamo fede in essa, allora possiamo crederci, e se possiamo credere in ciò, allora possiamo credere a qualunque cosa senza confini e senza limiti: chissà qual è la verità... La questione è molto semplice: se vuoi utilizzarla a modo tuo, fin tanto che si trovi un modo per verificarne la sua reale efficacia, semmai dovesse esistere, allora fallo. 

Però sappi che a quel punto puoi credere veramente a tutto quel che vuoi, senza barriere, come pure che anche il nodo di Venere ha una sua influenza, oppure Kirone, oppure Cerere, oppure tutte le stelle fisse, oppure la Luna nera, o anche il Sole nero, potresti pure inventare di sana pianta un punto qualsiasi del cielo, sempre partendo da presupposti di tipo religioso o logico matematico (non fa differenza infatti la logica che sta a monte, dato che le premesse valide non necessariamente portano a una conclusione valida). Quel che conta è questo: val la pena usare qualcosa solo nell'ipotesi che possa essere vera? Sì, se ti è utile. Per esempio, a me è utile credere in Dio. 

Per me Dio esiste senza alcun dubbio, ma non in termini razionali. Se mi discosto dal mio atteggiamento di fede, so che la mia non è una verità assoluta ma relativa. Insomma, invito all'elasticità mentale, ad applicare tutto quel che si vuole ma a fare una sostanziale distinzione tra ciò che è verificato e ciò che non lo è: le due cose non possono avere la stessa valenza e importanza, non possono esser messe sullo stesso piano. Bisogna sempre essere moderati, anche nelle questioni di tipo astrologico e perciò, il nodo lunare ha una valenza relativa, non assoluta come quella delle altre posizioni astrologiche. Con cioò voglio dire che della Luna in Leone noi sappiamo cosa significa e possiamo verificarlo ogni volta con l'esperienza empirica. Del nodo lunare invece no. Credere o non credere ai nodi lunari, applicarli o no, non cambia i fatti: se hanno un senso o meno, se la lettura che ne facciamo sia giusta o sbagliata, non lo sapremo mai.... forse.